Definiti i fondi da parte dell’Unione Europea per l’Italia

La notizia è fresca, risale infatti a l’altro ieri, 29 ottobre. Sono stati definiti e approvati i fondi che il nostro paese riceverà dall’Unione Europea nel periodo 2014-2020. In totale saranno 43 miliardi di euro.
del 03/11/14 -

Di questi, solo poco più di 537 milioni di euro proverranno dai fondi per il settore marittimo e la pesca. Ben più consistente il versamento del fondo per lo sviluppo rurale (pari a quasi 10 miliardi e mezzo di euro), anche se il versamento maggiore proverrà dai fondi della politica di coesione, per un totale di 32.2 miliardi.

I fondi europei potranno essere utilizzati per cofinanziare progetti regionali precedentemente approvati, a condizione che siano preparati in parallelo piani di rafforzamento amministrativo.

I programmi operativi del Sud

I POR di Campania, Calabria e Sicilia ancora non sono stati consegnati a Bruxelles (solo una regione Svedese è nella stessa situazione). Si sa comunque che tutti e tre i programmi prevedono una riduzione del cofinanziamento nazionale nei prossimi tre anni pari al 50%: l’importo del finanziamento europeo passerà dunque dal 50% al 25%.

Perché, dunque, si hanno simili riduzioni?

Tutto si riconduce alla dichiarazione di sei mesi fa di Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del consiglio, in cui aveva dichiarato di voler tagliare la quota nazionale delle 5 regioni del sud. In questo modo sarebbe stato possibile svincolare la spesa europea da quello che è stato definito un “cappio”, cioè il patto di stabilità interno. Così facendo, sarà possibile spendere in maggior quantità le risorse fornite dall’Unione Europea.

A onor del vero, va detto che Puglia e Basilicata (le due regioni che hanno già consegnato a Bruxelles i loro programmi) non si possano definire regioni più virtuose. Semplicemente, hanno compreso più velocemente delle altre tre le intenzioni di Delrio: sono dunque state reattive ed hanno completato velocemente i loro programmi, consegnandoli all’ufficio della Commissione ed assicurandosi il cofinanziamento al 50%.

Alcune novità dell’accordo siglato con l’Unione Europea

L’accordo di partenariato ha in serbo anche alcune novità che sono:

La prima riguarda l’aumento delle risorse per sviluppare la banda larga: sono stati stanziati 258 milioni di euro dai fondi dedicati alle aree rurali ed altri 50 milioni inizialmente stanziati al Fesr. In tutto, per lo sviluppo della banda larga in Italia verranno stanziati più di 2 miliardi di euro da parte dell’Unione Europea.

La seconda grande novità riguarda il sopracitato obbligo di un piano di rafforzamento amministrativo, firmato dal ministro o dall’amministratore competente. Anche l’obiettivo competitività è stato meglio definito: maggior peso verrà dato alle strategie di specializzazione intelligente regionale o nazionale.
Da evitare saranno infine i cosiddetti aiuti “a pioggia” che l’Unione Europea sconsiglia fin da sempre.



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Forex Trading Pratico
Responsabile account:
Luca Luongo (Responsabile pubblicazioni)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere
Stampa ID: 238576