Medical malpractice: una media di 29 incidenti a struttura nel 2015

Gli errori chirurgici sono i più frequenti (34,5% del totale), mentre quelli da parto fra i più rilevanti dal punto di vista economico. Ecco l’ottava edizione del report Medmal Italia sui sinistri in sanità pubblica.
del 04/07/17 - di Leonardo Breccolenti

Più di un miliardo di euro il costo dei sinistri relativi alla sanità pubblica dal 2004 al 2015 sul campione di riferimento. Lo stima il report MedMal Claims di Marsh che ha analizzato 13.700 sinistri nella sanità pubblica nel periodo 2004-2015 su un campione di 55 strutture.
Aumenta invece sensibilmente il costo medio per sinistro: da novantamila euro, registrato nella precedente edizione del report, a novantasettemila euro.

Pesano sul costo complessivo (51%) soprattutto i top claim, vale a dire quei sinistri con importo maggiore o uguale a cinquecentomila euro, pur rappresentando un numero esiguo nel periodo considerato (671, corrispondente al 4,89% del numero totale).
Fra i top claim vi sono soprattutto errori da parto (oltre un quarto), gli errori chirurgici e diagnostici (al di sopra del 23%) e gli errori terapeutici (13%).

Al primo posto fra gli errori più frequenti, quelli connessi all’attività chirurgica (pari al 35%, – 32% nell’edizione precedente), seguito dagli errori diagnostici (19%) e da quelli terapeutici (12%). Le cadute accidentali sono il 10%, mentre le infezioni rappresentano il 6% del campione e gli errori da parto quasi il 4% (sebbene siano tra gli eventi più rilevanti dal punto di vista economico).

Quanto alla risoluzione dei sinistri da medical malpractice, le richieste di risarcimento danni seguono prevalentemente un iter extragiudiziale (75% nel periodo considerato) a fronte del 23% costituito da procedimenti giudiziali.
Ma nel 2015 si registra un significativo aumento dei procedimenti giudiziali, in particolare di quelli civili, rispetto all’anno precedente (28% contro 19%).