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Tour de France 2015: Nibali, l'impegno non è bastato - Astana, attacchi vani; ma ci saranno altre occasioni

Era una delle tappe più attese e temute ma alla fine il tutto si è concluso con un nulla di fatto:
del 08/07/15 -

la classifica generale al termine della tappa di ieri del Muro di Huy vedeva Chris Froome davanti a tutti, Alberto Contador a 36", Vincenzo Nibali a 1'38" e Nairo Quintana a 1'56", oggi dopo l'attesissima giornata del pavé la situazione è esattamente la stessa visto che i fantastici quattro sono arrivati tutti assieme nel primo gruppo. Qualcuno al termine della tappa avrà sicuramente tirato un gran sospiro di sollievo, non Vincenzo Nibali che contava molto su questi sette settori di pavé per recuperare parte di quanto perso in Olanda per i ventagli.



Attacchi inefficaci sul pavé asciutto
Nibali e l'Astana oggi ci hanno provato e si sono mossi fin dall'inizio inserendo l'olandese Lieuwe Westra già nella prima fuga, stessa tattica adottata anche nella straordinaria impresa dell'anno scorso. Purtroppo questa volta la giornata asciutta ha reso molto più lineare la corsa ed in più i tratti di pavé erano molto meno tecnici e selettivi di quelli del 2014: la presenza di Westra come punto d'appoggio è quindi servita a poco e le trenate sulle pietre di Lars Boom, di Jakob Fuglsang e anche dello stesso Nibali non hanno avuto l'efficacia che si poteva sperare. Lo Squalo ha piazzato anche un paio di belle accelerazioni che erano riuscite a frammentare un po' il gruppo ma è stata solo questione di pochi metri e sull'asfalto tutti si ricompattavano.



Nessuno ci ha provato sul serio
L'Astana quindi ha risposto presente, ma a Nibali e compagni sono forse mancate le altre squadre che non avevano un uomo di classifica da proteggere e che potevano essere intenzionate a far esplodere la corsa come era successo l'anno scorso con la Belkin di Boom e Vanmarcke. Lo stesso Sep Vanmarcke oggi poteva essere un uomo interessato a dare battaglia ma la Lotto NL-Jumbo a questo Tour ha portato tanti scalatori che non potevano essere d'aiuto al belga, la Etixx-Quick Step ha non ha affondato a tutta ed alla fine è riuscita ad ottenere il massimo, Degenkolb ovviamente puntava alla volata mentre per BMC, Movistar, Tinkoff e Sky il primo obiettivo era di limitare i danni e non si poteva chiedere a loro un atteggiamento più aggressivo. Un buon alleato per Nibali sarebbe potuto essere Fabian Cancellara che oggi in qualche modo avrebbe provato a farsi vedere, ma la caduta di ieri ci ha privato di questo grande splecialista del pavé.



Essere dietro non è un male
Per il nostro campione italiano oggi non dev'essere stato facile chiudere con un sostanziale pareggio, ma un influsso ancora peggiore sul morale del messinese può averlo avuto la facilità con cui Chris Froome ha risposto agli allunghi sul pavé. Il Tour de France resta comunque lunghissimo e 1'38" non è un ritardo incolmabile per una squadra come l'Astana o per un corridore come Vincenzo Nibali: anzi, con questi rivali paradossalmente per l'italiano potrebbe essere quasi un vantaggio partire da dietro perché mentalmente può essere più libero di organizzare uno di quegli attacchi a sorpresa che spesso lo hanno visto protagonista e che possono fare molto male ad un corridore come Froome.

Negli ultimi anni ormai abbiamo imparato tutti a conoscere l'anglo-keniano del Team Sky e sappiamo che nello scontro diretto su una singola salita ha una marcia in più rispetto agli altri: un Nibali davanti ai rivali dopo la prima parte di questo Tour de France avrebbe inevitabilmente portato ad un atteggiamento tattico più vicino a quelli canonici della Sky con il rischio quindi di regalare un bell'assist a Froome. Con la situazione attuale invece il peso della corsa sarà tutto sulla formazione neroazzurra e Vincenzo sarà libero di scatenare la propria fantasia in qualche tappa, magari spalleggiato da un Alberto Contador che è in Francia con l'obiettivo di vincere e che difficilmente si accontenterà di una seconda o terza posizione.



Occhi ben aperti nei prossimi giorni
Comunque adesso Nibali e l'Astana devono mantenere la tranquillità ed un livello alto di attenzione senza pensare già da ora alla cronometro a squadre di domenica o alle tappe di montagna della seconda settimana. Oggi la squadra s'è mossa bene e sono state proprio le maglie turchesi a mettere in croce le gambe di molti corridori già nell'avvicinamento al primo tratto di pavé, ma nei prossimi due giorni il rischio ventagli sarà ancora una volta molto elevato e nella situazione attuale il margine d'errore è nullo: una giornata come quella olandese non è ammessa, bisognerà essere vigili senza sprecare energie a vuoto ma pronti a cogliere qualsiasi occasione che il vento e la pioggia possano offrire.



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