Acido folico: funzioni e necessità nell’adulto

L’acido folico, anche conosciuto come vitamina M o B9, è una vitamina del gruppo B che promuove tutte le attività che il corpo innesca nella produzione di nuove cellule sane.
del 25/07/24 -

L’acido folico, anche conosciuto come vitamina M o B9, è una vitamina del gruppo B che promuove tutte le attività che il corpo innesca nella produzione di nuove cellule sane. Sebbene questa sostanza sia davvero indispensabile per il bambino, perché si trova proprio nella fase in cui la sua crescita cellulare è più vivave e va sostenuta, non mancano le occasioni di utilità anche per l’adulto.

In questo articolo scopriremo insieme a cosa serve l'acido folico negli adulti e quali sono i casi in cui è importante assumerne un’integrazione!

Le funzioni

Ovviamente, iniziamo a parlare di quali siano le funzioni di questa sostanza preziosa per il corpo.

Come abbiamo detto, la sua funzione principale è quella di sostenere la produzione di cellule sane per il corpo, che vengono fisiologicamente sostituite al termine del loro ciclo vitale.

In particolare lavora per creare cellule del sangue (in particolare globuli rossi) di forma e dimensione adeguate a trasportare l’ossigeno in tutto il corpo.

Inoltre, l’acido folico partecipa alla sintesi di molte proteine e coordina i livelli di omocisteina nel sangue, una sostanza che a seconda della sua quantità può ridurre i rischi di malattie cardiovascolari.

I sintomi di una carenza

I sintomi della carenza di acido folico sono vaghi e aspecifici, e spesso questo rende difficile per il medico individuare l’origine di tali disturbi. Un esame del sangue dettagliato, però, può contribuire a scoprire il bilanciamento dei livelli di vitamine, e dunque a scoprire una eventuale carenza di folati.

Stanchezza che non passa dopo il sonno, irritabilità, nervosismo, difficoltà a concentrarsi, anemia, dermatiti, affanno, battito del cuore accellerato sono tra i più importanti sintomi della carenza di acido folico, e in loro presenza ti suggeriamo di prendere contatto con il tuo medico di base per ulteriori accertamenti.

Alcune conseguenze a lungo termine della carenza di acido folico possono essere l’anemia (proprio perché i globuli rossi che dovrebbero essere sostenuti, nella loro formazione, da questa sostanza non ne hanno una provvista abbastanza abbondante) e sintomi depressivi.

I cibi più adatti per chi deve integrare l’acido folico

L’acido folico come tutte le vitamine è presente naturalmente in molti alimenti, che possono costituire una prima linea di integrazione di questa sostanza.

I cibi più indicati per trattare la carenza di acido folico sono:


  • spinaci e in generale verdure a foglie verdi, come bietole, invidia, insalata, rucola

  • broccoli e cavolfiore

  • barbabietola

  • asparagi

  • carciofi

  • legumi, come piselli, fagioli, ceci o lenticchie

  • agrumi

  • noci, nocciole, pistacchi e frutta secca in generale

  • fegato, in particolare quello di pollo e quello di bovino

  • uova

  • latte e derivati


La disponibilità della molecola di acido folico è però limitata: stimiamo infatti che circa il 70% venga disperso nell’acqua di cottura, oppure evapori dal cibo crudo in circa 3 giorni.

Il suggerimento è quindi di consumare questi alimenti molto freschi, evitando la cottura per bollitura e preferendo, dove possibile, il consumo a crudo.

Quando assumere un integratore

Ci sono momenti specifici della vita in cui può essere d’aiuto utilizzare un integratore di acido folico, da associare all’alimentazione e ai cibi fortificati (cioè arricchiti durante la produzione di specifiche vitamine).

Questi momenti sono determinati o da una necessità superiore di acido folico, oppure da problemi di assorbimento della sostanza.

Il momento più specifico in cui il corpo ha bisogno di maggiori quantità di acido folico è la gravidanza, seguita dall’allattamento, quando tutte le cellule sono impegnate nella produzione di nuovi tessuti e nella formazione di nuovo DNA. Per le donne in gravidanza è raccomandato di iniziare ad assumere acido folico, seguendo le istruzioni del ginecologo, già prima del concepimento, oltre che per tutto il primo trimestre della gestazione.

In queste fasi, infatti, vengono costruite alcune parti davvero indispensabili del corpo del bambino. Una carenza di acido folico non trattata può condurre, in molti casi, a malformazioni del feto, alcune delle quali non compatibili con la sopravvivenza.

In questo caso sarà proprio il medico ginecologo a suggerire tutti gli esami di accertamento e le dovute modifiche alla dieta e allo stile di vita per scongiurare questa possibilità.

Durante la gravidanza sono molte le vitamine che devono essere controllate e assunte in buona quantità per sostenere i processi di sviluppo dei tessuti, non ultima la vitamina B12. Anche in questo caso, il suggerimento del ginecologo sarà la via maestra.

Alcuni fattori, come il consumo eccessivo di alcool e il fumo di sigaretta, rendono più difficile per il corpo utilizzare l’acido folico disponibile nel cibo: nel caso la persona abbia questi vizi un integratore può essere d’aiuto per correggere la carenza, ovviamente se associato ad un miglioramento delle abitudini di vita.

Altre condizioni, come diabete e celiachia, possono contribuire a ridurre l’assorbimento dei micronutrienti e delle vitamine di conseguenza: anche in questi casi il medico potrebbe suggerire un’integrazione supplementare, unita all’alimentazione controllata e bilanciata.

NOTE


  • Sintomi e cause della carenza di folati: www.msdmanuals.com/it-it/casa/disturbi-alimentari/vitamine/carenza-di-folati#Cause_v45105642_it

  • Omocisteina, caratteristiche generali: www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/a/analisi-cliniche/omocisteina

  • Gravidanza e acido folico: www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/ginecologia/perche-e-cosi-importante-lacido-folico-nelle-gravidanze

  • Vitamina B12 in gravidanza: www.freeonline.org/articoli/art/l-importanza-della-vitamina-b12-durante-la-gravidanza-e-l-allattamento.html

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