Anormalità della sostanza bianca cerebrale in bambini con o a rischio per Disturbo Bipolare
A cura del Dr. Giuseppe Ruffolo, psichiatra – Pisa. Esistono alterazioni specifiche della sostanza bianca cerebrale in soggetti affetti da Disturbo Bipolare? Uno studio ne ha rilevate alcune.
“pillola” tratta da: White matter abnormalities in children with and at risk for bipolar disorder. Frazier JA e coll., Bipolar Disord Dicembre 2007.
del 26/12/07 - di Dr. Giuseppe Ruffolo
La “diffusion tensor magnetic resonance imaging” (DT-MRI) è una forma particolare di risonanza magnetica che consente una valutazione specifica dell’integrità della sostanza bianca cerebrale.
10 bambini con Disturbo Bipolare, 8 controlli sani e 7 bambini di pari età con familiarità di 1° grado positiva per Disturbo Bipolare (e quindi “a rischio” per lo sviluppo di tale malattia) sono stati sottoposti ad un’indagine mediante DT-MRI cerebrale con lo scopo di mettere in evidenza e confrontare eventuali modificazioni della sostanza bianca. I dati ottenuti attraverso le scansioni sono stati successivamente sottoposti ad elaborazioni statistiche dalle quali è emerso quanto riportato di seguito.
Nei bambini con Disturbo Bipolare, a confronto dei controlli sani, sono state evidenziate alterazioni della sostanza bianca a livello sia dei tratti frontali superiori destro e sinistro (compreso il fascicolo longitudinale superiore) che delle aree cingolate e paracingolate; nei bambini con Disturbo Bipolare sono state rilevate inoltre alterazioni a livello della sostanza bianca della regione orbito-frontale sinistra e del corpo calloso destro. Sempre nei bambini affetti da Disturbo Bipolare, a paragone di quelli “a rischio” per Disturbo Bipolare, è stata messa in evidenza un’alterazione della sostanza bianca a livello delle aree cingolate e paracingolate di destra e sinistra. Nei bambini con Disturbo Bipolare ed in quelli “a rischio” per Disturbo Bipolare, a paragone dei controlli sani, sono emerse alterazioni della sostanza bianca a livello del fascicolo longitudinale superiore, bilateralmente.
Gli Autori hanno concluso che le alterazioni rilevate bilateralmente a livello del fascicolo longitudinale superiore (sia nei bambini con Disturbo Bipolare conclamato che in quelli “ a rischio” per tale disturbo) possano rappresentare un endofenotipo della malattia mentre, quelle rilevate bilateralmente, a livello delle regioni cingolata e paracingolata dei soli bambini affetti da Disturbo Bipolare, potrebbero essere specifiche della condizione di malattia conclamata.