Apparecchi acustici: quando bisogna usarli?
Poter ascoltare i suoni dell'ambiente che ci circonda è un privilegio di cui spesso non si riesce ad apprezzare il valore...
del 21/04/23 - di Diana Cecchi
Poter ascoltare i suoni dell'ambiente che ci circonda è un privilegio di cui spesso non si riesce ad apprezzare il valore. Tante volte si vorrebbe restare solo in silenzio, liberi dal rumore del traffico, da assordanti colpi o fastidiose vibrazioni sonore, oppure il lavoro a cui si è costretti implica una certa dose di inquinamento acustico che, di fatto, abbassa sia la qualità della vita che l'udito di chi vi è esposto.
Eppure, le orecchie permettono di ascoltare anche i meravigliosi suoni della natura, la voce delle persone che si amano, la musica e tante altre cose importanti e utili.
L'udito, in altre parole, è un senso estremamente importante. Nei bambini lo è al punto che da questo dipende in gran parte lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione.
Curare la salute delle orecchie e dell'udito, dovrebbe quindi rientrare tra le attività preventive di routine per salvaguardarne integrità e benessere. Tante volte, però, questo si dà per scontato, e anche quando si avvertono solo un naturale e fisiologico abbassamento dell’udito per via dell’età o piccoli fastidi, non si pensa alla possibilità di patologie più gravi e anche invalidanti, che possono degenerare se trascurate.
È in queste circostanze che, se le condizioni mediche lo consentono, viene prescritto l'utilizzo di apparecchi acustici, dispositivi elettronici in grado di captare e riprodurre i suoni a una frequenza maggiore, risolvendo, di fatto, le sordità lievi o medie.
La ricerca e l'innovazione, in questo senso, hanno compiuto passi da gigante, permettendo ai diversi modelli di evolversi e adattarsi all'anatomia dell'orecchio.
In ogni città ormai esistono centri per l'udito e rivenditori di apparecchi acustici. Si può fare riferimento, ad esempio agli apparecchi acustici di ultima generazione in provincia di Napoli, ma anche a tante altre località in cui poterli acquistare, sia presso punti vendita che online.
Ma può un apparecchio acustico risolvere tutti i problemi di udito? Purtroppo, no. Anche se spesso vengono menzionati come sinonimi, la sordità e l'ipoacusia sono due cose ben diverse.
Sordità e ipoacusia
La sordità è una disfunzione dell'apparato uditivo che comporta la perdita totale o parziale dell'udito. Questa può essere sia congenita, che causata da patologie o altre circostanze che hanno minato il corretto funzionamento dell'orecchio.
Può colpire entrambe le orecchie o solo una delle due. Può essere, inoltre, definita con accezioni diverse, a seconda della zona dell'orecchio che viene colpita.
Esiste, ad esempio, la sordità trasmissiva, quando il danno riguarda l'orecchio esterno o medio, ma può anche essere cocleare o retrococleare, se colpisce invece la parte interna o neurosensoriale.
I livelli di sordità possono essere diversi, anche se generalmente, con questo termine, si fa riferimento a quello più grave.
Nei casi più lievi, invece, si parla di ipoacusia, relativa solo alla perdita parziale dell'udito e risolvibile, appunto, con gli apparecchi acustici.
In che modo gli apparecchi acustici risolvono il problema
Gli apparecchi acustici svolgono l'importante ruolo di compensare l'abbassamento dell'udito, consentendo a chi ne è affetto di riprendere una vita normale.
Questo strumento, formato da sensori, amplificatori, microfoni, capta i suoni dell'ambiente e li riproduce in maniera amplificata, andando a compensare solo quella categoria di suoni che la persona non riesce più a sentire.
Per quanto piccolo e sempre più discreto, si tratta di uno strumento estremamente complesso e sofisticato, che sostituisce di fatto la funzionalità dell'orecchio.
Questi possono essere di diverse tipologie, integrati anche con impianti cocleari e necessitano spesso di personalizzazione e regolazione, proprio perché le problematiche e i livelli di ipoacusia sono differenti, da soggetto a soggetto.