Canon R6, l’evoluzione delle mirrorless semi-professionali
Un modello che è stato proposto sul mercato nel corso del mese di luglio di ben tre anni fa, in compagnia dell’apprezzato modello R5. Stiamo parlando della Canon EOS R6...
del 19/09/23 - di Diana Cecchi
Un modello che è stato proposto sul mercato nel corso del mese di luglio di ben tre anni fa, in compagnia dell’apprezzato modello R5. Stiamo parlando della Canon EOS R6, ovvero una fotocamera mirrorless che è dotata di un apposito sensore Full Frame da ben 20 Mp. Con il passare del tempo, poi, sono state lanciate anche altre versioni, come ad esempio, la Canon r6 mark ii, in grado di garantire una combinazione eccellente a livello di qualità delle foto e prestazioni.
Una delle più importanti novità che hanno accompagnato il lancio di questa mirrorless, è certamente legata al fatto di poter ammirare, tra l’altro per la prima volta nel mondo Canon, dell’innovativo sistema denominato IBIS. Di cosa si tratta? Semplicemente di un’ottima tecnologia creata appositamente per migliorare la stabilizzazione interna.
Sistema IBIS e nuovo processore Digic X
La Canon EOS R6 è stato il primissimo modello del marchio nipponico, in compagnia della gamma R5, ad aver acquisito un ottimo livello di autonomia rispetto a una stabilizzazione derivata esternamente dalle ottiche. Un sistema integrato che, in compagnia del nuovissimo processore Digic X, questo modello si è fatto notare come uno dei modelli mirrorless che ha poi riscontrato il maggior successo sul mercato. Nello specifico, è stata una delle fotocamere che ha letteralmente trainato il segmento di mercato semi-professionale che, da quel momento, ha fatto un salto di qualità a dir poco impressionante.
Come individuare il miglior modello mirrorless
Se state pensando di avvicinarvi al mondo della fotografia in maniera amatoriale, è chiaro che il primo passo dovrà essere quello di acquistare una mirrorless. Quali sono gli aspetti da tenere in considerazione in fase di scelta? Si parte prima di tutto dal peso e dall’ergonomia. Difatti, si caratterizzano per pesare molto meno in confronto ai modelli Reflex, senza dimenticare come abbiano anche una struttura molto più compatta.
Ed è chiaro che l’aspetto del peso più limitato si deve considerare un vantaggio, soprattutto per tutte quelle persone che hanno intenzione di portare la fotocamera sempre con sé. È inevitabile che tra una fotocamera di 3 chili e una molto meno pesante la differenza è notevole, soprattutto per la comodità d’utilizzo. Impugnare un corpo macchina leggero e, al contempo, decisamente pratico, è un altro vantaggio che non si può non sottolineare.
Le varie tipologie di sensore
Un altro aspetto che merita un notevole approfondimento è senz’altro quello legato alle varie tipologie di sensore tra cui scegliere. Nello specifico, la scelta riguarda soprattutto quelli APS-C e quelli full frame. Si tratta del sensore fotografico di cui è dotata la fotocamera: questo elemento non è altro che un chip realizzato in silicio che è formato da tutta una serie di fotorecettori di ridotte dimensioni, ovvero i pixel. Questi ultimi si occupano di ricevere la luce e poi di farla diventare un vero e proprio segnale elettrico, in cui si trovano tutti quei dati a livello di luminosità e di colore che andranno a comporre la fotografia.
Il sensore formato full frame si caratterizza per avere delle dimensioni pari a 36x24 mm ed è la soluzione più gettonata e anche suggerita per tutti coloro che devono scattare delle foto di alta qualità, soprattutto nel caso in cui facciate questo lavoro come professione principale. Il sensore APS-C ha delle dimensioni molto più contenute, visto che si aggira intorno a 22,2x4,8 mm. Si tratta, senza ombra di dubbio, della dimensione più adatta per avvicinarsi all’universo delle mirrorless. È chiaro che tale scelta varia in base al budget, ma non è di certo l’unica ancora da valutare, dato che pure il numero di megapixel fa la differenza, soprattutto a livello di risoluzione della foto.
Photo by: Foto di ollo.it