Comunitá Energetiche: cosa sono e quali vantaggi offrono?
Si tratta di associazioni di cittadini e imprese che permetteranno la produzione, il consumo e la condivisione di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, prodotta localmente nell'ambito della stessa cabina di distribuzione. Si aprono così le porte all'Energy Sharing, ovvero la condivisione tra vicini dell'elettricità.
del 09/10/20 - di Antonio Cicirelli
Cosa sono le comunità energetiche?
Dopo una lunga attesa, anche l’Italia si prepara a dare il benvenuto ad una vera e propria rivoluzione: la nascita delle comunitá energetiche rinnovabili.
Si tratta di associazioni di cittadini e imprese che permetteranno la produzione, il consumo e la condivisione di energia elettrica, proveniente da fonti rinnovabili; per cui vi è la necessità di installare impianti a fonte rinnovabile, producendo, in questo modo, energia pulita adatta all’autoconsumo collettivo.
Con il termine “autoconsumo collettivo” si fa riferimento, infatti, ad un gruppo di residenti dello stesso condominio che producono e consumano l’energia rinnovabile.
Cosa cambia rispetto al passato?
A partire da questo momento, l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici non dovrà essere utilizzata esclusivamente dal proprietario dell’impianto stesso, bensì gruppi di cittadini o imprese con uffici nello stesso stabile avranno la possibilità di dotarsi di un impianto condiviso, con una potenza complessiva inferiore a 200 kW, e condividere l’energia prodotta o per il consumo immediato oppure per immagazzinarla in sistemi di accumulo (nel caso in cui si voglia utilizzare in un secondo momento).
L’impianto deve essere connesso alla rete elettrica a bassa tensione, attraverso la stessa cabina di trasformazione da cui la comunità energetica preleva anche l’energia di rete.
Non vi sono indicazioni specifiche in merito alla tecnologia rinnovabile da adottare, ma quella che si presta a sfruttare meglio i vantaggi e ritenuta più idonea è sicuramente il fotovoltaico.
Con l’istituzione delle comunità energetiche si dà, così, la possibilità di produrre energia elettrica mediante fonti di energia rinnovabile, come i pannelli solari fotovoltaici.
La vera innovazione, però, sta nella possibilità di scambiare e accumulare energia tra i cittadini, incrementando così anche l’inclusione sociale.
In questo modo famiglie e condomini potranno divenire produttori e consumatori nello stesso tempo.
Comunitá energetiche: normativa europea e decreto Milleproroghe
La nascita delle comunità energetiche si può attribuire alla Direttiva europea 2001/2018/UE sullo sviluppo delle fonti rinnovabili.
In molti paesi membri dell’UE sono state avviate delle modifiche alla normativa nazionale per avviare la nascita di comunità energetiche nei condomini, centri commerciali o negli uffici pubblici. Ciò che è stato messo principalmente al centro dell’attenzione è lo sviluppo di energia pulita per salvaguardare l’ambiente ed essere sempre più “green”.
Per l’Italia è giunto il momento di adeguarsi alla normativa europea, in quanto la data di scadenza per contribuire allo sviluppo di energia rinnovabile è stata fissata per giugno 2021.
Finalmente si avrà, così, l’opportunità di produrre e scambiare l’energia pulita (anche in eccesso) nei condomini, riducendo notevolmente gli sprechi e incrementando la possibilità di risparmiare sia in termini economici che ambientali.
Quali sono i vantaggi offerti dalle comunità energetiche?
I vantaggi derivanti da questa vera e propria innovazione sono principalmente 3:
Da un punto di vista ambientale, si possono ridurre notevolmente le emissioni di CO2, sfruttando l’energia pulita del sole e rispettando tutto ciò che ci circonda.
In termini sociali, saranno favoriti momenti di inclusione sociale in quanto tutta l’energia prodotta sarà condivisa tra gli stessi abitanti della comunità energetica.
Anche l’aspetto economico gioca un ruolo fondamentale in questo caso poiché le comunità energetiche garantiscono il risparmio in bolletta sul consumo dell’energia elettrica. Di fatti, grazie all’autoproduzione di energia, i membri della comunità potranno godere di notevoli vantaggi in termini di abbattimento dei costi in bolletta.
Vi sono poi anche altri vantaggi non meno importanti:
Un incentivo di 100 o 110 €/MWh sull’energia prodotta, per 20 anni.
La comunità energetica potrà essere attivata anche su impianti che verranno costruiti col “Superbonus 110%”.
Nessuna burocrazia: non essendo delle attività commerciali, per attivare le comunità energetiche basterà una comunicazione al GSE di avvenuta installazione dell’impianto, che varrà come autocertificazione.
Come e quando sarà possibile costituire una comunità energetica?
Ad oggi non ci sono ancora date specifiche né indicazioni dettagliate sugli incentivi che verranno stanziati per favorire la diffusione delle comunità energetiche su tutto il territorio nazionale.
Al momento le uniche certezze sono gli Ecobonus e le detrazioni per il risparmio energetico. I prossimi step sono sicuramente a livello normativo, dopo le segnalazioni delle associazioni all’ARERA sul miglioramento del documento di consultazione e successivamente si dovrà attende il passaggio al Ministero dello sviluppo economico per il decreto attuativo.
Unica data certa al momento è giugno 2021, quando l’Italia dovrà rendere conto alla Comunità Europea sull’adeguamento alla normativa comunitaria sulle comunità energetiche.
In ogni caso, si tratta di una vera e propria rivoluzione ambientale e tecnologica, oltre che di un grandissimo miglioramento strutturale nel mondo dell’energia elettrica in quanto le prime normative applicate stanno consentendo di iniziare a costruire un futuro energetico molto più democratico, legato al territorio e alle realtà locali, ambientale e pacifico.
Come posso muovermi nel frattempo?
Come detto precedentemente, l’attivazione di una comunità energetica richiede l’installazione di un impianto fotovoltaico condiviso sull’immobile di riferimento. Per cui, se desideri anticipare i tempi e tenerti pronto, puoi richiedere maggiori informazioni in merito alla procedura di installazione di un impianto fotovoltaico e i relativi costi da sostenere.