Energia domestica con le rinnovabili, per gli italiani costa troppo
La crisi fa diminuire le richieste di contratti di energia domestica prodotta da rinnovabili: per gli italiani ora è il momento di pensare più al risparmio.
del 17/12/13 - di Arina Drucioc
Gli italiani sentono ancora la crisi, e questo si vede non solo dai consumi, ma anche dalla diminuzione della percentuale di richieste per avere una fornitura luce e gas prodotta da fonti rinnovabili. Un anno fa infatti, questa si attestava sul 12% secondo lo studio presentato dall’Osservatorio SuperMoney, portale che permette agli italiani di confrontare le tariffe di energia più economiche (http://energia.supermoney.eu/) proposte dalle aziende leader del settore per poi scegleire la migliore.
I 90 mila utenti che hanno comparato le migliori offerte per l'energia elettrica (http://energia.supermoney.eu/energia-elettrica/) da marzo a novembre 2013 sono stati presi come campione dell'analisi effettuata dal portale. I dati presentati parlano chiaro: oggi si tende a guardare più al risparmio che all’ecosostenibilità.
Una ricerca su questo argomento era già stata fatta da SuperMoney a febbraio, quando il numero di utenti che avrebbero richiesto un contratto per l’energia domestica prodotta con fonti rinnovabili per la propria casa era, appunto, del 12%, mentre ora è arrivato al 9%, molto più vicino alla parcentuale di agosto 2012 ferma all’8%.
Viene pertanto lecito chiedersi quali siano stati i motivi di questa inversione di rotta. Ecco il pensiero di Andrea Manfredi, Amministratore Delegato di SuperMoney: "Probabilmente è uno dei tanti effetti della crisi sul budget delle famiglie La fornitura verde costa un po' di più e, per questo motivo, può apparire superflua. Peccato che, in questo caso, si tratti di un timore forse eccessivo: con un rapido sguardo ai prezzi, ci si accorgerebbe che la spesa per una tariffa ecologica oggi è minore rispetto a febbraio 2013".
Dalle parole di Manfredi emerge un punto interessante: il costo dell'energia elettrica prodotta da rinnovabili è diminuito negli ultimi mesi, e facendo una media delle cinque offerte green attualmente più convenienti, che sono quelle di Enel Energia, A2A, Agsm, E.ON e GDF SUEZ, si nota che il divario con le omologhe tradizionali è calato rispetto a dieci mesi fa.
"In poche parole, essere ecologici è un 'sacrificio' che costa meno rispetto a qualche mese fa. Il mercato è sempre più veloce nel soddisfare la nuova e accresciuta sensibilità ambientale dei consumatori italiani, al punto da rendere queste tariffe sempre più competitive anche sul prezzo. Il trend proseguirà verosimilmente nella stessa direzione, dunque appare lecito chiedersi: se a febbraio il 12% degli utenti avrebbe speso fino a 15 centesimi in più al giorno per una fornitura ecologica, perché rinunciare a questa scelta ora che ne basterebbero ancora meno?" ha concluso Manfredi.