Eurobond: una definizione per capire cosa sono e come funzionano
Gli Eurobond sono al centro dell’attenzione mediatica nelle ultime settimane per via della crisi economica dovuta al diffondersi del Coronavirus: ecco cosa sono e come funzionano.
del 16/04/20 - di Stefano Calicchio
In molti hanno sentito parlare di Eurobond nelle ultime settimane, visto che il tema è stato al centro del dibattito politico per gli inevitabili riverberi sulla tenuta del debito di molte nazioni europee. Il tema è tornato infatti centrale durante la crisi finanziaria scatenata dalla rapida diffusione del Coronavirus. Eppure, tante persone continuano a domandarsi quali dovrebbero essere le caratteristiche di questi strumenti obbligazionari e perché risultano così discussi.
Partiamo da una definizione di base: con l’accezione Eurobond si intende un titolo obbligazionario legato ad un bilancio di stampo europeo e non a quello di singoli membri dell’Unione. Di fatto, si tratterebbe di un ipotetico sistema solidale di distribuzione del debito, in grado di risultare maggiormente resiliente alle naturali oscillazioni di breve termine dei mercati finanziari.
L’implicazione è che gli Eurobond dovrebbero quindi prevedere una ipotetica emissione congiunta tra gli Stati dell’Unione Europea. Questa avverrebbe per mezzo di un’agenzia appositamente creata. In questo modo, si darebbe vita ad un mercato obbligazionario comune, che risulterebbe certamente più liquido rispetto a quelli di molte singole nazioni.
Gli Eurobond consentirebbero inoltre di alleggerire il debito individuale dei singoli Paesi in frazioni di rischio collettivo, creando così una vera e propria barriera contro l’eventualità di attacchi speculativi e garantendo al contempo il finanziamento di lungo termine a tassi accettabili per tutte le nazioni coinvolte.
Le critiche a questo strumento evidenziano però la necessità di affrontare una maggiore spesa in interessi per le nazioni considerate più resilienti o virtuose. I Paesi con economie forti e maggiormente dinamiche si oppongono quindi alla creazione di un’obbligazione europea che li renderebbe parzialmente corresponsabili del debito in carico ad altre nazioni. Il timore è che la protezione collettiva offerta dallo strumento possa favorire l’azzardo morale in alcune economie nazionali e comportare un maggiore indebitamento nel lungo termine.