Il futuro dell’eCommerce
Abbiamo recentemente partecipato al forum sull’eCommerce dal titolo “eCommerce 2009: segnali positivi, nonostante la crisi” che si è tenuto presso il Politecnico di Milano.
Nella mezza giornata trascorsa al Politecnico sono stati messi in luce importanti aspetti del commercio elettronico internazionale e in particolare il ruolo che questa attività di business online può svolgere in un clima di recessione come quello che stiamo vivendo. Dopo alcune ore di immersione abbiamo potuto avere un quadro ben preciso del commercio elettronico in Italia e vogliamo condividere le nostre impressioni con voi.
del 24/11/09 - di Manuele Menozzi
I 20 top player italiani sono: 12 operatori del turismo (Airfrance, Alitalia, eDreams, Expedia, lastminute.com, Meridiana, Myair, Trenitalia, Tui.it, Venere, Volagratis, WindJet), 4 delle assicurazioni (Direct Line, Genertel, Genialloyd, Onlinear) e 2 telefoniche (Tim e Vodafone). Solo 2 operatori vendono prodotti (eBay e Yoox).
Vediamo alcuni dei dati salienti presentati:
* il popolo degli italiani che fanno acquisti online si aggira sui 6,6 milioni di persone (probabilmente c’è molto ottimismo)
* ogni acquirente spende in media 900 Euro all’anno (siamo in linea alla media europea)
* tassi di crescita 2009: +42% abbigliamento, +17% editoria e musica, +9% grocery, +7% informatica e elettronica e -3% per il turismo
* in controtendenza rispetto all’estero si acquistano per il 66% servizi mentre per il 34% prodotti
* crescono le vendite all’estero +9% (in particolare nel settore abbigliamento)
* invece si compra dall’estero nei settori biglietteria aerea e informatica ed elettronica di consumo
* modalità di pagamento preferite: 70% con carta di credito, 11% con PayPal, 9% bonifico, 5% contrassegno, 1% finanziamento, 1% vaglia, 1% altro, 2% frodi
Quali trend sono in atto?
Molti operatori della distribuzione moderna stanno avviando progetti eCommerce anche se in modo graduale. Chiave di volta è rappresentata dalla multicanalità intesa come pluralità di strumenti per raggiungere gli utenti nel mondo reale e in quello internet e metterli nelle migliori condizioni per acquistare: così c’è chi acquisisce informazioni sulle abitudini di consumo dei propri clienti (sondaggi, carte socio ecc.), volantini online, la promozione del compra online e ritira presso il punto vendita ecc. Molti dei top player confermano la valenza di infoCommerce dei propri progetti: gli utenti utilizzano il sito eCommerce come catalogo/listino per fare una serie di valutazioni e comparazioni tra prodotti prima dell’acquisto nei punti vendita fisici.
L’abbigliamento è il settore con il più alto tasso di iniziative. Tutti i principali brand hanno aperto o stanno aprendo un negozio online.
Tra il 2008 e il 2009 vi sono importanti ingressi di case di moda – Armani, Bata, D&G, Diesel, Furla, Gucci, Meltinpot, Miss Sixty, Moschino, Pinko, Prada, Stone Island, Valentino – sia di alcune catene dell’abbigliamento sportivo come Cisalfa e Decathlon. Roberto Cavalli e Zara hanno annunciato l’imminente entrata online.
Il colosso internazionale Yoox oltre a giocare un ruolo di leader di settore in termine di vendite sta avviandosi a diventare anche service provider vendendo la propria piattaforma a diversi operatori del settore.
Si affermano alcuni nuovi modelli di business: dal club online al service provider passando per il mobile commerce.
Quali conclusioni possiamo trarre?
Il mercato dell’eCommerce in Italia ha ancora molti spazi e nei prossimi anni saranno avvantaggiate quelle aziende che si saranno messe online per prime e avranno investito per fidelizzare i loro clienti online e migliorare servizi e modalità di vendita multicanale.
Non ci sono complessità tecnologiche: le piattaforme di commercio elettronico si stanno livellando in termini di servizi offerti e la grossa differenza la faranno le attività di web marketing al contorno (e-mail marketing, social media, campagne banner e pay-per-click ecc.).
L’allargamento verso un potenziale pubblico proveniente da tutto il mondo impone una attenta valutazione delle scelte strategiche di vendita online: logistica, gestione degli ordini, multi valuta, system integration ecc.
In Italia è necessaria una intensa attività di miglioramento delle infrastrutture tecnologiche, di un abbassamento dei costi di connessione (mobile e non), di una maggior fiducia all’utilizzo di carte di credito, di una offerta di siti affidabili e sicuri in cui poter acquistare in sicurezza e risparmio.
Riteniamo sia necessario intraprendere una serie di attività di informazione e promozione del commercio elettronico a partire dalle istituzioni fino agli istituti di credito: non basta aumentare o migliorare l’offerta se non si aumenta il numero degli italiani che acquistano online in piena libertà e senza timore.
In Webgriffe abbiamo dato vita a metà di quest’anno ad una serie di servizi di consulenza e sviluppo focalizzati sui progetti eCommerce: dopo il forum abbiamo avuto la conferma che aver investito tempo nello sviluppo di queste competenze è stata una scelta azzeccata e vincente, anche a fronte di numerose richieste da parte di vecchi e nuovi clienti. È necessario però non perdere di vista che vendere online richiede la pianificazione di un progetto condiviso tra l’azienda e chi si occuperà dello sviluppo e della integrazione con sistemi CRM esistenti, così come prevedere nel tempo risorse dedicate alle attività di mantenimento e web marketing.
E voi siete pronti a vendere online?