Il mondo delle startup: che cosa significa aprire questo tipo di impresa e per quali finalità desideri farlo
Sempre più spesso sentiamo nominare in tv o sui giornali imprese che dalla sera alla mattina hanno generato fatturati e utili enormi e che vengono appellate come startup.
del 01/12/23 - di Diana Cecchi
Sempre più spesso sentiamo nominare in tv o sui giornali imprese che dalla sera alla mattina hanno generato fatturati e utili enormi e che vengono appellate come startup.
Questo termine inglese ha la traduzione letteraria di “accensione” e delinea un’azienda che viene fondata e cresce in modo esponenziale nel primo periodo a seguito della sua apertura. Potresti avere anche tu il sogno di aprirne una e per questa ragione nel nostro articolo cercheremo di capire quali caratteristiche dovrebbe avere e aiutarti a comprendere le finalità del tuo business.
Per farlo ci siamo avvalsi dei professionisti di b-plannow.com, startup accelerator che ha anche un blog sul suo sito web che ti consigliamo di visitare se desideri avere ulteriori approfondimenti o spunti tecnici sulla questione.
Quali sono le 4 caratteristiche fondamentali di una startup
Una startup ha una conformazione diversa da un’impresa tradizionale “all’italiana”. Questo tipo di azienda, perché di business si tratta, ha 4 caratteristiche che la contraddistinguono da una normale attività.
Si parla infatti di scalabilità, in quanto deve essere possibile far crescere l’azienda in tempi molto ridotti, senza alcuna difficoltà legata alla produzione, all’erogazione dei servizi, alla mancanza di personale o ai limiti di magazzino.
Inoltre una startup è contraddistinta dalla semplicità nella sua replicabilità in più Paesi del mondo. Questo significa che è possibile modificare leggermente alcuni elementi, come ad esempio le normative in materia di GDPR se parliamo di business online, ed esportarla così in più nazioni, senza il bisogno di modificare il business model.
Altro aspetto da considerare è la temporaneità: un’azienda ha la forma di startup solamente nella sua fase iniziale, ma poi crescendo diventa un’impresa strutturata a tutti gli effetti.
Infine non bisogna mai sottovalutare il posizionamento sul mercato: è necessario avere un’idea differenziante, cioè saper risolvere un problema o un’esigenza sul mercato in un modo differente rispetto a quanto fatto dai potenziali competitor fino a questo momento. Attenzione però a non confondere questo concetto con quello della Startup Innovativa, utile invece per ottenere fondi per lo sviluppo, di cui si parla in modo approfondito in questa pagina sul sito web della Camera di Commercio di Roma, che ti consigliamo di visitare per comprendere meglio la questione.
Perché si decide di aprire una startup?
Ora che abbiamo capito che cos’è una startup è anche necessario identificare le finalità per cui si intraprende il percorso.
Prima di lanciarsi in operazioni di funnel marketing, business plan, Seo e Sem, advertising sui social e pubbliche relazioni, bisogna aver ben chiara la roadmap che si intende seguire.
Secondo il famoso Steve Blank, autore e imprenditore seriale che ha svolto nel corso degli anni un ottimo lavoro di divulgazione nel settore, le startup nascono per diverse finalità.
Alcuni aprono infatti startup lifestyle, cioè aziende per dare semplicemente sfogo alle proprie passioni. Altre persone intraprendono questo percorso per creare un’azienda che abbia dei buoni numeri in modo da essere venduta in fretta poco dopo la sua apertura, in modo da monetizzare velocemente il proprio sforzo.
Troviamo poi le aziende tech, sul modello dei grandi colossi della Silicon Valley, che nascono per sviluppare un prototipo di business interamente online e totalmente replicabile in tutto il pianeta. Un esempio? Facebook o Spotify.
Infine ci sono le startup definite “sociali”, aziende che nascono con lo scopo di cambiare il mondo, magari senza pensare troppo agli utili a fronte degli enormi investimenti che riescono ad ottenere grazie alla causa sociale che intraprendono che è particolarmente sentita sul mercato.