Internet veloce per i lavoratori con partita Iva, un sogno per pochi
Solo l’11,3% dei lavoratori autonomi può attivare una connessione internet a 100 Mega con la fibra ottica. In Italia mancano le infrastrutture.
del 06/11/13 - di Arina Drucioc
Per i lavoratori autonomi con partita Iva la connessione internet è uno strumento fondamentale per diverse esigenze e in particolare per tenere i contatti coi clienti. Purtroppo in Italia, però, la maggior parte degli utenti business non può accedere a una connessione veloce di 100 Mbps con la fibra ottica e deve accontentarsi di un collegamento con adsl o fibra a soli 20 Mega che, ovviamente, consente prestazioni ridotte. Il problema riguarda in primo luogo le infrastrutture e la connessione veloce è possibile solo a Milano grazie ai servizi di gestori telefonici come Telecom Italia (http://telefonia.supermoney.eu/prodotti/telecom-italia/) o Vodafone.
La mancanza di infrastrutture per avere la connessione adsl internet (http://telefonia.supermoney.eu/internet-adsl/) o fibra ottica a 100 Mbps rappresenta un handicap importante per i titolari di partita Iva che limita la loro competitività sul mercato del lavoro. Secondo i dati dell'ultimo studio dell'Osservatorio SuperMoney, unico portale italiano accreditato Agcom per il confronto delle tariffe di telefonia, infatti ben l’82,6% di loro sceglie una linea con velocità di 20 Mbps e non tanto per i costi elevati della fibra a 100 Mbps, quanto per la scarsa diffusione delle infrastrutture sul territorio italiano. Lo studio basa i suoi dati su un campione di circa 10 mila richieste di comparazione pervenute al sito fra gennaio e ottobre 2013.
La verità è che molti lavoratori italiani vorrebbero attivare una linea internet con fibra ottica a 100 Mega, per una connessione superveloce, ma nella maggior parte delle regioni questo servizio non è disponibile e solo l’11,3% degli utenti business può permettersela. A fronte di questo dato, come detto, la maggioranza dei lavoratori attiva una linea a 20 Mbps, ma addirittura rimangono alcuni clienti che devono accontentarsi di velocità di connessione ancora inferiori, a 10 Mbps (l’1,7% del campione) o a 7 Mbps (3,9%).
Il problema principale è sostanzialmente la mancanza di adeguate infrastrutture: in Italia, infatti, la fibra ottica al momento è presente solo in poche città, grazie soprattutto al servizio offerto da Fastweb. La connessione internet a 100 Mega di velocità, però, è prerogativa solamente di Milano e vi si può accedere stipulando un contratto con gestori come Telecom Italia, Infostrada o Vodafone.
"Come si può pensare di rilanciare l'attività delle imprese italiane se queste non possono contare neanche sull'infrastruttura necessaria per lavorare nel contesto del 2013? – chiede Andrea Manfredi, Amministratore Delegato di SuperMoney – Digitalizzazione, cloud, e-commerce: il modo di fare impresa non è più quello di una volta. Per restare competitivi a livello nazionale e internazionale bisogna sfruttare al massimo le potenzialità di internet: senza banda larga è impossibile, operatori e istituzioni non possono non tenerne conto".