La messa a fuoco infinito
Cosa è la messa a fuoco all'infinito? In quali casi si usa? Come fare per ottenere immagini di qualità? Vediamo insieme!
del 17/07/17 - di Marco Pollini
Forse non ci abbiamo fatto caso più di tanto, in particolar modo se utilizziamo ottiche in AF, ma sul barilotto del nostro obiettivo c'è un simbolo di infinito , in corrispondenza della scala delle distanze.
Ricordandoci le nozioni riguardanti la distanza iperfocale, cosa può significare disporre l'obiettivo su questo indice?
Molto semplice, tutti i soggetti che si troveranno lontanissimi risulteranno perfettamente a fuoco mentre quelli vicini saranno sfuocati.
Questo, però, vuol dire anche che pur avendo la possibilità di ottenere una profondità di campo molto elevata, ad una tale distanza, lo svantaggio è la chiusura totale del diaframma!!
In questo caso non sarà così!
Solo in questa impostazione, anche se teniamo il diaframma totalmente aperto, i soggetti lontanissimi risulteranno magicamente a fuoco!
Se, dunque, non abbiamo soggetti in primo piano e non dobbiamo tener conto di particolari misurazioni, a causa delle condizioni atmosferiche, sarà conveniente impostare questa configurazione per ottenere una foto nitida!
Questa tecnica è particolarmente indicata con obiettivi grandangolari, in quanto l'angolo di ripresa risulta essere molto più ampio di un obiettivo tele, dove tale valore è molto più stretto, a seconda della lunghezza focale che si sta utilizzando! Questo vuol dire maggiore difficoltà di mettere a fuoco all'infinito!
Panorami, vedute e fotografie naturalistiche saranno certamente alla vostra portata d'ora in poi!