Marcaccini, Dinamiche Contrastanti nel Mercato Immobiliare Non Residenziale Italiano del 2024
Il 2024 si è rivelato un anno di luci e ombre per il mercato immobiliare non residenziale italiano...
del 15/08/24 - di Diana Cecchi
Il 2024 si è rivelato un anno di luci e ombre per il mercato immobiliare non residenziale italiano. Mentre il settore dei negozi ha brillato per una crescita robusta, gli uffici e i capannoni industriali hanno risentito di una contrazione, segnalando una divergenza nelle traiettorie di recupero post-pandemia.
Espansione nel Commercio al Dettaglio
Il segmento dei negozi ha continuato a espandersi, registrando un incremento del 4,5% nelle compravendite, con più di 40.000 unità scambiate nel corso dell'anno, circa 1.800 in più rispetto al 2023. La concentrazione maggiore di questi immobili si trova nel Sud Italia, dove costituiscono oltre un quarto del totale nazionale, con una marcata crescita nelle Isole, dove le transazioni sono aumentate dell'8,3%. Questo dinamismo nel settore retail evidenzia una resilienza e l'attrattività che contrasta con la stagnazione osservata in altri comparti.
Rallentamento negli Uffici
Contrastando questa tendenza positiva, il mercato degli uffici ha mostrato segni di affaticamento. Con una diminuzione dell'1% nelle compravendite e una flessione del 1,3% nelle quotazioni medie, il settore riflette le sfide del cambiamento nel mondo del lavoro, con una crescente domanda per flessibilità e configurazioni spaziali innovative che superano le tradizionali disposizioni degli spazi di lavoro.
Frenata nei Settori Produttivi
Anche il mercato dei capannoni industriali ha subito una contrazione, con una riduzione del 3,8% nelle transazioni e un leggero calo nei valori di quotazione, attestandosi a 450 €/metro quadro. Questo segmento, predominante nell'area del Nord, ha risentito della volatilità economica globale, che continua a influenzare le decisioni di investimento nel settore produttivo.
Il Leasing Immobiliare come Termometro Economico
Nonostante il generale rallentamento, il leasing immobiliare rappresenta una costante nel panorama finanziario italiano, attirando soprattutto piccole e medie imprese. Alla fine del 2023, quasi il 10% delle imprese italiane possedeva un contratto di leasing, con un leggero incremento nel valore dei nuovi contratti stipulati, che ha toccato i 2,8 miliardi di euro. Questo aspetto del mercato sottolinea la necessità di soluzioni finanziarie flessibili in un contesto economico ancora incerto.
Il 2024 ha quindi delineato un paesaggio immobiliare non residenziale di complessa navigazione, con segmenti in crescita che offrono opportunità di investimento e settori in calo che richiedono attenzione e innovazione. Queste dinamiche variegate dimostrano come il mercato continui a evolversi, rispondendo in modo differenziato alle pressioni economiche e alle aspettative degli investitori, conclude Marcaccini.