Moda Pret a Porter a Milano. Novità per il 2008

“EROINE” DI FRIDA (Fashion Milano, di Enrico Alexis) – Passerelle milanesi Primavera-Estate. Abiti corti, ampie gonne e drappeggi anni’50 per le “eroine” di Frida Giannini maison Gucci. Ed è una collezione dedicata al “re del giallo”: Alfred Hitchcock. La collezione di lady Frida…incantevole: una parata di abiti mini, modelli che segnano la vita, a tunichetta o a peplo, giacche a uovo, clessidra e linea a trapezio: gonne corte, sopra al ginocchio, scarpe senza punta con il tacco a spillo. L’hanno applaudita in piedi. lady Frida entusiasta per le bad girl, le eroine che non vanno in paradiso ma le trovi dappertutto, che girano con borse grintose dal nome eloquente: “Hysteria”, Frida ama la donna adrenalinica.
del 04/10/07 -

La celebre maison Trussardi si è ispirata all’Africa con tanta seta e molta pelle. Stupende le sahariane da safari anni Venti, trench in pelle effetto parquet e ironiche borse mattone. Brava Gaia, per Trussardi, deliziose le gonne di nappa effetto tek, i giubbini di camoscio laserati a nido d’ape. Sensuali le donne di Giorgio Armani, nella foto una sua proposta, in passerella. Scialli e pantaloni al ginocchio e foulard di rete da pescatore in testa. Sono femmine mediterranee quelle di “re” Giorgio, con i colori della notte, la seduzione in uno scialle. Applausi a Krizia, i suoi abiti da sera effetto androide, con scarpe da vera guerriera; short e giacche da smoking, mini-abiti couture e vesti-sirena anatomiche in placche di plastica e argento, bloomer e reggiseni in pvc rigido e sandali gioiello.

Per Miss Bikini una Naomi Campbell ultrasexy, solo uno scialle colorato a velarle il fisico statuario. Per Naomi gli applausi di Martina Stella. Per Valeria Marini, nella foto una sua proposta, con 15 affascinanti top model, “Seduzioni Diamonds”: pizzo e morbido chiffon. Per Valeria gli applausi di Victoria Cabello, Luca Galvani, Eleonora Pedron appiccicata a Max Biaggi. Burberry, i suoi trench tempestati di medaglie medievali. Quasi commovente, tra le sculture di Arnaldo Pomodoro, la sfilata di Gianfranco Ferrè, da poco scomparso: creazioni di viaggi immaginari in terre esotiche: kaftani ricamati, tute da viatore, abiti bustier in pelle e pitone, dettagli decò per la sera. Donatella Versace, l'abito giallo in fondo una sua proposta, stavolta esalta la semplicità. Ha scelto un’equazione “4L+3D=Versace”. Dunque, per Donatella, “4L” sta per liscia, libera, leggera; “3D” sta per donna determinata e dolce. La celebre stilista, erede di Gianni, dedica la collezione alle donne di potere, senza distinzione di coscia e girovita, la schiena punto nudo per eccellenza, colore blondie. Le glamour di Donatella: Hillary Clinton, Madonna, Demi Moore, Jennifer Lopez, Angela Merkel. Un po’ “velenosetta” con Michela Brambilla (troppo ambiziosa), Anna Finocchiaro (scivola su gli occhiali e parrucchiere), Giorgia Meloni (semina ansie materne), Giovanna Melandri (troppo acqua e sapone), Stefania Prestigiacomo (troppo sensibile al grigio), Daniela Santanché (overdose di mascara e troppi tacchi altissimi).

Divise maoiste per Max Mara: il femminile al maschile, modelli al limite della divisa militare. Voglia di carezze e amore per Laura Biagiotti, delizioso lo spolverino fatto a uncinetto. Applausi a scena aperta per Dolce & Gabbana: metri e metri di taffetà e tulle dipinti a spatolate, brave le pittrici del comasco che D&G hanno ingaggiato: romanticismo e sensualità. Gli stilisti D&G hanno vinto la scommessa. Romantiche le “ragazze” di Dolce & Gabbana, nella foto una loro proposta, fans dei raduni rock di Glastonbury, eventi che non si perdono Sienna Miller, Gwyneth Paltrow e Kate Moss: deliziosi i patchwork di chiffon ricamato. I canadesi DSquared hanno presentato costumi super sexy. Maglie leggere, disegnate da Berardi, per Les Copains. Nel back stage della maison Fendi c’è Karl Lagerfeld che saluta ma non ama nessuno. John Richhmond continua a struccare le sue donne, vuole facce pulite per i suoi abiti borghesi, la sua donna resta punk nell’animo. Alessandro Dell’Acqua con la sua geisha tecnologica, micro abiti decorati con la gomma, zeppe alte 15 centimetri. Coveri e le sue pin up, tutte hot pants, baby dolls e mini abiti con reggiseno a balconcino.

Da Moschino Cheap & Chic un inno all’arte di strada spruzzata sui tessuti, i pagliaccetti fluo. Da Roberto Cavalli per Just Cavalli i colori dell’Africa con stampe animalier colorate e un ricordo ai colori delle collane Masai, gonne sbarazzine e divertenti a palloncino. Lo stilista Cavalli ha affermato: “Sono stanco della tivù e vorrei che le ragazze non sognassero più di fare le veline. E’ ora di candore”. Immediata la “risata” di Elisabetta Canalis ospite di Cavalli. Una impronta sportiva da C’n’C’, micro-gonne e giubbino. La cover girl trionfa da Balizza con corsetti in pitone. Thes Tziveli ha tinto le pellicce di rosso e da Shirò le giacche in pitone sono blu elettrico. Rocco Barocco ha puntato su gambe e schiena perché “invecchiano” di meno, stop al decolleté. Per Brunello Cucinelli le gonne, corte o lunghe, l’importante che siano a chimono, a pipistrello, applausi per i pant da jogging in tinte grigio e beige fascinosissime. Tanta allegria e tanti colori per le adolescenti di Agatha Ruiz De La Prada. Manuela Arcuri, per Soprani, in passerella sembrava una lady di Ascot. Chiara Boni ha presentato petit robe, in fibra Sensitive nera o bianca, non si stropicciano e vengono vendute in bustine. Tutti bon ton i vestitini presentati da Clips (Laura Chiatti in prima fila), bianchi o a fiori, lineari o a balze. Le donne-fata di Miuccia Prada: accenni di pelle là dove la gonna s’arriccia e si accorcia, cardigan senza maniche e casacche dritte. Per lady Miuccia minimal addio, in passerella una serie di vistose fantasie con tocchi quasi psichedelici. La Prada è la più creativa: “Il mondo è diventato così grande – dice lady Miuccia – ed è tanto cambiato. Non ci si può fermare alle certezze culturali europee. Ci sono Cina, Giappone e Russia. Ho deciso di puntare su ricerca e fantasia. La creatività è l’unico elemento su cui lavorare, tra l’altro non esistono più collezioni per l’estate e l’inverno”. Da Lorenzo Riva sono le schiene a conturbare.

Stupende le creazioni di Jil Sander (disegnate da Raf Simons), nella foto in basso una sua proposta, con linee pulite, giochi di sovrapposizioni e uso magnifico dei colori arancio, grigio, glicine, rosa shoking, mescolati in una ricerca cromatica pittorica. Missoni (in passerella Bianca Balti e Maria Carla), Bottega Veneta (disegnata da Tomas Maier che guarda agli Anni ’50), la Perla, Sportmax, Etro (collezione dedicata alle più giovani con stili diversi, dall’etnico allo sportivo, in un caleidoscopio di colori), Iceberg, Blumarine: per tutti una girandola di colori. La giacca di culto di Hogan si chiama “Rocky Touch”; una delizia lo stile chic da crociera di Salvatore Ferragamo e pure i suoi caftani di chiffon e organza; i bagliori dorati della donna Klimt di Antonio Marras poeta amante delle scenografie speciali; la regina Victoria di Svezia ad ammirare lo stile di Alberto Biani; c’è Claudia Schiffer da Ferragamo; tuniche e pepli per vere dee greche della maison Alba Ferretti (Winona Rider è giunta per lady Mariella da Los Angeles); tubini e abiti con merletti e sottovesti di tulle le creazioni di Mariella Burani che ha detto addio ai fiori per la sobria via del nero, del grigio e dei pantaloni da ginnastica (per la Burani la zingara non c’è più); giubbini e pantaloni anni ’60, stile Brigitte Bardot, Jane Birkin e Sylvie Vartan, in passerella per Angelo Marani abbracciato per i complimenti da Patty Pravo; collezione originale e femminile dello stilista turco Rifat Ozebek per Pollini. Brava-brava Consuelo Castiglioni che ha creato per Marni.



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