Psichiatria e Depressione
Le principali malattie mentali di cui si occupa la Psichiatria sono fondamentalmente due: la Schizofrenia e la Depressione
del 02/11/13 - di Riccardo Simoni
Le principali malattie mentali di cui si occupa la Psichiatria sono fondamentalmente due: la Schizofrenia e la Depressione. Il modello medico di malattia , cioè il prodotto dell'incontro tra il genoma e l'ambiente, è da ritenersi valido anche nel campo di queste patologie, vista la fissità dell'incidenza statistica in ogni gruppo umano, in ogni cultura e in ogni latitudine. Le statistiche dell'O.M.S., messe a punto da una "task force" internazionale che annovera centri specialistici su scala planetaria dopo anni di lavoro e di raccolta dati, ci dicono che nel mondo ci sono circa 400 milioni di individui affetti da malattie mentali.
Per quanto riguarda l'eziopatogenesi della malattia depressiva, gli studi di neurobiologia hanno individuato e proposto diversi modelli per la malattia depressiva, come il modello recettoriale e il modello neurotrasmettitoriale, che negli ultimi anni stanno convergendo in un modello unitario di tipo neurotrofico.
Tale malattia neurodistrofica , geneticamente predeterminata, colpisce soprattutto il Sistema Limbico nelle sue vie neuronali Serotoninergiche, Noradrenergiche e Dopaminergiche. La terapia farmacologica corretta per tipo di farmaco e tempi di somministrazione, se si attiene a parametri certi e ampiamente sperimentati, induce la guarigione per reversione totale della distrofia neuronale con azione neurotrofica per attivazione della modulazione genica, che è una via metabolica naturale.
La Depressione è attualmente una malattia biologica tra le meglio conosciute dalla medicina, nella sua eziologia genetica, nella sua fisiopatologia, nella sua cura fino alla guarigione, spesso definitiva.
La Depressione rappresenta una delle malattie più frequenti del mondo occidentale e la sua storia naturale più frequente è verso la cronicizzazione, con ricadute e modificazioni della personalità.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha previsto che nel 2020 la depressione diventerà la seconda più importante causa di disabilità e di costi sociali a livello mondiale, preceduta solamente dalla cardiopatia ischemica. Questa previsione è determinata da alcune importanti caratteristiche della depressione, quali la precoce età, la tendenza alla cronicizzazione. La depressione mostra inoltre un'elevata prevalenza di comorbilità con altre malattie internistiche, che tende a complicarne la prognosi.
Se la Depressione, definita dall'OMS, la seconda malattia al mondo per frequenza ( la prima è la carie dentaria), riconosciuta invalidante al pari o più di una cardiopatia, fosse curata su vasta scala in modo corretto e risolutivo si risparmierebbe un amaro destino a circa un decimo dell'umanità (almeno sei milioni di malati in Italia).