Smartphone e tablet: come impattano in ufficio
Una ricerca realizzata da NetMediaEurope su un campione di 750 manager europei mette in luce l’impatto della mobilità sugli ambienti di lavoro. A confronto pro e contro in Francia, Regno Unito, Germania, Italia e Spagna
del 17/01/12 - di Paolo Giudici
MILANO – 17 Gennaio 2012 – Smartphone e tablet, tutti ne parlano e in molti li usano. Dati alla mano è evidente che le tecnologie mobile, come confermano tutte le società di analisi internazionali, stanno crescendo a ritmi sorprendenti, e sempre più in azienda manager e dipendenti utilizzano i propri dispositivi per gestire dati aziendali e informazioni riservate.
Ma come impatta la mobilità in azienda? Quanto cambia il mondo di lavorare di Ceo e Business manager? Ci sono comportamenti comuni tra i manager dei diversi paesi europei?
Per rispondere a queste domande, NetMediaEurope ha realizzato la ricerca “Mobility e Lavoro: come reagisce l’azienda” coinvolgendo 750 Business Leader in Francia, Regno Unito, Germania, Italia e Spagna, nei mesi di luglio e agosto. Per ogni Paese, 150 i Ceo e Decision Manager intervistati, appartenenti ad aziende di ogni dimensione (da meno 50 a più di 250 dipendenti).
Dalla ricerca sono emersi spunti interessanti, con dettagli unici per il mercato italiano:
- Gli smartphone hanno quasi ovunque rimpiazzato i cellulari tradizionali privi di accesso ad Internet, in modo omogeneo in tutto Europa, Italia compresa.
- Il mercato dei tablet, da cui ci si aspetta una crescita significativa nei prossimi tre anni soprattutto nella categoria prosumer, ha un livello di adozione ancora basso, specialmente in Italia, evidenziando una penetrazione del 12% tra i manager IT.
- L’ingresso dei tablet in azienda avviene pesantemente a spesa di ultraportatili e notebook. In ogni caso, l’Italia vanta un primato negativo, avendo il più basso livello di adozione di notebook e ultranotebook tra tutte le categoria di manager intervistati.
- Negli uffici europei Android ha un market share paragonabile a quello di iOS tra gli utilizzatori di smartphone (25%). Se i Ceo e gli amministratore delegati adorano Apple, gli IT manager e i direttori operativi continuano a preferire Rim.
- Tra i tablet, nessuna grossa sorpresa: l’iPad domina, solo Samsung emerge come potenziale competitor.
- Le applicazioni più comuni utilizzate su dispositivi mobili sono email, l’agenda e la navigazione Internet. Omogeneità in tutta Europa.
- C’è una correlazione molto positiva tra il lavoro flessibile, da remoto, e l’impiego di dispositivi mobile. Soprattutto in Italia, i manager valutano con molto interesse le policy lavorative che permettono al dipendente di utilizzare il proprio device in azienda.
- La sicurezza, legata all’utilizzo di smartphone e tablet per accedere a dati aziendali, è una tematica sentita in tutta Europa che preoccupa in modo inferiore gli italiani, perché già impostata da policy interne gestite dagli T Manager, che riguardano sia dispositivi in mobilità sia accesso ad applicazioni cloud.
Per chi fosse interessato a un’analisi approfondita, la ricerca completa “Mobility e Lavoro: come reagisce l’azienda” realizzata da NetMediaEurope è disponibile all’indirizzo http://whitepaper.itespresso.it/index.php?mod=download&category=30&id=293