Backup e protezione dei dati per le aziende: cos’è, perché è importante e come farlo
I dati sono il tesoro più prezioso per le aziende. Ogni giorno, volumi enormi di dati vengono creati, elaborati e archiviati. Proteggere questi dati è diventato cruciale per la continuità operativa e la sicurezza aziendale. In questo articolo, esploreremo l'importanza del backup e della protezione dei dati per le aziende e come una strategia ben pianificata può contribuire a prevenire perdite catastrofiche e garantire la tranquillità.
del 08/09/23 - di Diego Zanasi
I dati sono una risorsa fondamentale per le aziende di ogni dimensione e settore, che li usano per gestire i processi produttivi, comunicare con i clienti, prendere decisioni strategiche e innovare. Tuttavia, i dati sono anche esposti a diversi tipi di rischi, come malfunzionamenti hardware, attacchi informatici, errori umani o calamità naturali. Per questo motivo, è essenziale proteggere i dati da eventuali perdite o danneggiamenti che potrebbero compromettere la continuità operativa e la competitività delle aziende.
La soluzione più efficace per salvaguardare i dati è il backup, cioè la creazione di una copia di sicurezza dei dati su un supporto diverso da quello originale. Il backup permette di ripristinare i dati in caso di necessità, riducendo al minimo i tempi di inattività e i costi associati. Il backup è quindi la prima forma di difesa contro le minacce informatiche e le emergenze.
Per fare il backup dei dati in modo corretto ed efficiente, è necessario seguire alcune buone pratiche, tra cui:
- Organizzare i dati: prima di fare il backup, è opportuno classificare i dati in base alla loro importanza, alla loro attualità e alla loro frequenza di modifica. In questo modo, si può scegliere il tipo di backup più adatto alle diverse categorie di dati.
- Scegliere il supporto: il supporto su cui fare il backup deve essere affidabile, capiente e compatibile con il sistema originale. Esistono diversi tipi di supporti, come dischi rigidi esterni, unità USB, nastri magnetici o servizi cloud. La scelta dipende dalle esigenze e dalle risorse di ogni azienda.
- Scegliere la modalità: la modalità di backup indica come vengono copiati i dati dal sistema originale al supporto. Esistono diverse modalità, come il backup completo, che copia tutti i dati; il backup incrementale, che copia solo i dati modificati dall’ultimo backup; il backup differenziale, che copia solo i dati modificati dal primo backup; o il backup continuo, che copia i dati in tempo reale. La scelta dipende dalla quantità e dalla frequenza dei dati da salvare.
- Scegliere la frequenza: la frequenza di backup indica quanto spesso vengono copiati i dati dal sistema originale al supporto. La frequenza dipende dal valore e dalla volatilità dei dati. Più i dati sono importanti e soggetti a modifiche, più spesso devono essere salvati.
- Scegliere la destinazione: la destinazione di backup indica dove vengono conservati i supporti con le copie dei dati. La destinazione deve essere sicura e accessibile. È consigliabile avere almeno due destinazioni diverse, una locale e una remota, per garantire una maggiore protezione dei dati.
- Verificare il backup: dopo aver fatto il backup, è importante verificare che i dati siano stati copiati correttamente e che siano leggibili. Inoltre, è bene testare periodicamente il ripristino dei dati da un backup per assicurarsi che funzioni in caso di emergenza.
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