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Continuano con crescente successo i concerti di Frate Friar Alessandro con il trio Laudar Vollio

Frate Friar Alessandro prosegue instancabilmente ad incantare con la sua voce. Una piccola fetta di queste sue numerose esibizioni live è dedicata nel portare avanti un progetto affascinante con il Trio Laudar Vollio, nato per delle singolari coincidenze.
del 11/08/14 -

Frate Friar Alessandro prosegue instancabilmente ad incantare con la sua voce, di recente è ritornato per un breve tour in Irlanda e ha partecipato alla prima edizione del Festival Laudetur con un concerto al Duomo di Siena, proponendo, ancora una volta, la sua musica dello Spirito, in contesti appropriati. Una piccola fetta di queste sue numerose esibizioni live è dedicata nel portare avanti un progetto affascinante con il Trio Laudar Vollio, nato per delle singolari coincidenze.

‘Ecco un'altra bella occasione per rimanere uniti nella preghiera’, scrive sulla sua pagina ufficiale su Facebook, e annuncia: ‘Martedì 12 agosto alle 21,45 canterò a Costa di Trex di Assisi nell’ambito del XXVIII Raduno degli amici della Montagna con il trio Laudar Vollio. La rappresentazione, il cui titolo è “La storia di Gesù nelle melodie delle antiche laude medievali”, sarà intervallata da momenti di lettura sacra e ripercorrerà la storia della Salvezza di Gesù dall’Incarnazione alla Risurrezione’.

Il trio è composto da: fr. Alessandro Giacomo Brustenghi, voce e organo portativo, e dai confratelli Davide Pietro Boldrini, chitarra, Marco Savioli, violino. L’organo portativo è stato costruito da loro stessi con il materiale trovato in convento. È un strumento povero, dal suono semplice, ma che partecipa allo spirito fraterno del gruppo.

E’ lo stesso Frate Alessandro a raccontare questo singolare ensemble: ‘Il trio è nato in un modo del tutto originale perché mi era stato chiesto un concerto in un luogo in cui non c’era possibilità di uno strumento di accompagnamento e non era possibile neanche portarlo per cui ho pensato: va bene, prendo altri due frati, tanto come musicisti siamo diversi, e facciamo un programma di laudi, che sono semplici da preparare, anche se poi ci siamo accorti che non è così. E ci siamo resi conto che mettendoli in una certa sequenza, noi ottenevamo la vera e propria storia, dalla nascita di Gesù Cristo fino alla Resurrezione che, nella nostra qualità come trio, ha assunto una conformazione suggestiva e particolare, tanto da non poterlo chiamare un vero e proprio concerto ma una meditazione spirituale’.

E prosegue: ‘Sono concerti speciali, dal sapore diverso, perché sul palco portiamo la condivisione della nostra vita spirituale, la preghiera e il Vangelo attraverso la musica. Le laudi non erano pensate per uno specifico strumento. C’era una linea vocale, che poteva essere accompagnata con gli strumenti di volta in volta a disposizione. Quindi in un certo senso il principio alla base è lo stesso. La cosa importante, infatti, è che funzionano. È la forza di questi brani, nati nella seconda metà del Duecento, ancora intrisi della più fresca spiritualità francescana. Sono canti in lingua volgare, pensati per portare la Parola fuori dai conventi e arrivare al popolo. I frati di Francesco, infatti, predicavano cantando e impiegando tecniche che oggi definiremmo teatrali. C’è in queste composizioni uno speciale legame tra testo e musica. La loro fusione ha dato risultati così profondi ed espressivi che sono capaci di commuovere in modo unico. Portano con sé la novità perché sono nuove ogni volta in ogni cuore’.

Rivela anche un curioso aneddoto: ‘Nell’ottica della fede, ci sono delle singolari coincidenze, noi le chiamiamo DIOincidenze. Quando abbiamo costituito il trio, dopo alcuni mesi ci eravamo accorti, resi conto che eravamo già stati dipinti centinaia di anni fa. In realtà, nella vetrata appartenente a secoli fa, che noi abbiamo nell’abside di S. Maria Degli Angeli, ci sono raffigurati tre angeli, uno che suona l’organo portativo, un altro che suona il liuto e un altro una viella, una specie di violino. Quando abbiamo fatto questa scoperta fantastica, visto che noi suoniamo i tre strumenti: violino, chitarra, organo portativo, abbiamo esclamato: ci sono tre angeli lassù che pregano per noi tre che, guarda caso, abitiamo tutti e tre alla Porziuncola.’

Tra i brani eseguiti, “Sia laudato S. Francesco” e “Laudar vollio per amore”, tutte le composizioni sono tratte dalle principali fonti della lauda medievale: Laudario Magliabechiano e soprattutto dal Laudario di Cortona, il primo e unico manoscritto con testi in volgare e musica della fine del '200 che sia giunto. Contiene "canzoni religiose", a Cristo, alla Madonna e ai Santi, in particolare ai santi Francescani.

Il concerto è naturalmente in beneficenza, le richieste e gli inviti per le esibizioni di questo trio si stanno moltiplicando, per cui bisognerà trovare gli spazi e i tempi, a conferma che viene avvertito maggiormente il desiderio di ascoltare musica che possa permettere all’ascoltatore un viaggio su una dimensione spirituale, una comunicazione con il cielo per sentire la Voce di Dio.

Il trio, infine, porta in serbo la speranza che si possa ritrovare la melodia originale del Cantico delle Creature per poterla riproporre con il fascino intatto del sapore medievale.



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