Giornalisti-scrittori, se ne parla a Milano
Massimo Gramellini, noto giornalista e autore letterario, ha incontrato a Milano gli studenti della Cattolica per discutere di giornalismo e letteratura.
del 13/02/13 - di Antonello Ruggieri
"Giornalismo e narrativa, un matrimonio felice?", questo il titolo dell'incontro tra studenti della Cattolica di Milano e Massimo Gramellini, vicedirettore de "La Stampa" e autore o coautore di numerose opere, spesso a metà tra racconto e saggio.
Il tema dell'incontro è di particolare attualità, visto il numero crescente di giornalisti che passa alla narrativa o alla saggistica. I vantaggi? Certamente il giornalista ha l'abitudine e i mezzi per tener vivo l'interesse del lettore, pagina dopo pagina. Ma anche la notorietà acquisita proprio sui giornali e spesso negli studi televisivi, come nel caso di Gramellini. Una notorietà che garantisce all'editore una base di vendite, se non proprio il successo.
Negli ultimi cinque anni è aumentato il numero di giornalisti diventati scrittori di successo, spesso bestseller. Un fenomeno non solo italiano, tanto che il direttore del New York Times, Bill Keller, ha raccontato che «per ogni nuovo scrittore ho perso un buon giornalista». Comprensibilmente: dopo anni di giornalismo «scrivere una storia, risolvere un mistero, argomentare una tesi dà veramente soddisfazione. E poi aver scritto un libro è come aver vinto un trofeo, come essere entrati a far parte di un club esclusivo dove tutti si salutano amichevolmente e si danno pacche sulle spalle»
L'incontro con Massimo Gramellini si è tenuto giovedì 7 febbraio all'Università Cattolica di Milano.