Informatici Senza Frontiere e “SALVA IL MONDO, salva la terra!”
L’impronta ambientale dell’ICT sul Pianeta: depauperamento di risorse non rinnovabili, riscaldamento globale, inquinamento. La rivoluzione digitale, con i suoi dispositivi elettronici e infrastrutture ICT, ha un impatto sull’ambiente che molti di noi neanche immaginano.
del 10/07/23 - di Castrovinci & Associati
Prima edizione lombarda del progetto “SALVA IL MONDO, salva la terra!” per il riuso di dispositivi informatici: un corso gratuito per formare al digitale persone – anche con disabilità intellettuali lievi come disturbi specifici dell’apprendimento, spettro autistico o sindrome di Asperger – fornendo loro conoscenze, strumenti operativi e adeguate metodologie.
Il corso, organizzato col sostegno di DELL, dalla sezione della Lombardia di Informatici Senza Frontiere APS (ISF), associazione che lavora per colmare il divario digitale basandosi su principi di solidarietà e inclusione, si svolge in via Mosso 3 nella sede milanese del Centro Servizi Formazione (CSF) a “Mosso”, un ecosistema all’interno del Parco Trotter di Milano raggiungibile da piazzale Loreto in pochi minuti.
Economia circolare digitale, inclusione socio-lavorativa e sostenibilità ambientale per un sistema virtuoso di sviluppo: tra i molti obiettivi di “SALVA IL MONDO, salva la terra!”, oltre a offrire ai ragazzi formazione digitale e accompagnarli all’inserimento lavorativo, anche quello di contribuire a ridurre la produzione di spazzatura elettronica, che secondo il report del Parlamento Europeo cresce di anno in anno visto che il tasso di riciclo è in forte ritardo rispetto a quello di produzione: nel 2017 il mondo ha prodotto 44,7 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici di cui neppure il 20% è stato riciclato correttamente e nella sola UE nel 2020 sono stati raccolti 10,3kg di rifiuti elettronici per abitante.
«Un corso gratuito, divertente e coinvolgente, oltre che professionalizzante, che si rivolge ai ragazzi di oggi che presentano un’affinità con la tecnologia in generale e con l’informatica in particolare. Facciamo formazione anche sul corretto riuso dei dispositivi informatici, che diversamente verrebbero conferiti in discarica, con ciò contribuendo alla diminuzione del consumo di terre rare e al problema dell’obsolescenza programmata e ridando vita al vecchio hardware, con un forte riscontro ecologico» spiega Pierlorenzo Castrovinci, responsabile di ISF per la Regione Lombardia.
Competenze e “buon fare”: ricondizionare dispositivi informatici da donare a famiglie e associazioni bisognose, con un forte riscontro sociale e strategico, crea sul Territorio una rete di soggetti sensibili al tema del riuso informatico, ponendo le basi per lo scambio di buone pratiche, la progettazione cooperativa e la condivisione delle conoscenze, generando inoltre nei corsisti una professionalità che può essere “spesa” in successivi contesti lavorativi.
Dieci gli incontri, l’ultimo il 21 luglio, quando ci sarà la consegna degli attestati. Il percorso formativo sarà completato dall’accompagnamento all’inserimento lavorativo grazie a stage presso Aziende individuate da CSF, DELL e ISF.