Raffreddore: effetti della supplementazione di vitamina D in chi non è carente

Nonostante l’accertata correlazione inversa tra livelli di vitamina D e l’incidenza delle infezioni respiratorie, un argomento fortemente dibattuto è il ruolo che la vitamina D svolge in queste malattie.
del 12/10/12 -

Gli esperti, fino ad oggi, hanno detto che la vitamina D riduce le infezioni respiratorie ma dalla Nuova Zelanda arriva un’opinione discordante: “la vitamina D non riduce l’incidenza e la severità delle infezioni del tratto respiratorio superiore in soggetti sani con livelli sufficienti di vitamina D al basale”. Questo è quanto emerge da un recente studio uscito su JAMA e recensito sul sito www.vitaminad.it.

Murdoch et al. mettono in evidenza come la supplementazione con alte dosi di vitamina D non previene il comune raffreddore in adulti sani. Affermazione che lascia nel dubbio in quanto ci sono tanti punti dello studio discordanti e poco chiari, primo tra tutti è: come mai sono stati scelti individui con livelli di vitamina D sufficiente?
La vitamina D, a secondo della condizione iniziale di carenza ha effetti differenti: se supplementata a soggetti carenti al basale gli effetti saranno notevoli ed evidenti mentre se viene somministrata a soggetti non carenti, i suoi effetti potrebbero risultare minimi.
Alla luce di ciò bisognerebbe guardare questo studio sotto un'altra prospettiva facendo sorgere spontaneamente una domanda: sarebbe cambiato qualcosa se gli individui fossero stati carenti?



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