Sclerosi multipla, scoperta italiana: un microbatterio probabile causa
Una scoperta tutta italiana apre nuove strade alla ricerca sulla sclerosi multipla. Un gruppo di ricercatori sardi delle università di Sassari e Cagliari ha identificato un microbatterio, probabile fattore scatenante della malattia. Sotto accusa il Mycobacterium avium subspecies paratuberculosis (Map) responsabile dellaricerca italiana paratubercolosi nei ruminanti. I primi risultati dello studio sono pubblicati sulla rivista PLoS ONE.
del 20/04/11 - di Mario Bianconi
Una scoperta tutta italiana apre nuove strade alla ricerca sulla sclerosi multipla. Un gruppo di ricercatori sardi delle università di Sassari e Cagliari ha identificato un microbatterio, probabile fattore scatenante della malattia. Sotto accusa il Mycobacterium avium subspecies paratuberculosis (Map) responsabile dellaricerca italiana paratubercolosi nei ruminanti. I primi risultati dello studio sono pubblicati sulla rivista PLoS ONE.
La ricerca, dopo questa fase preliminare, dovrà essere ora approfondita. Ma se i dati saranno confermati da studi più vasti si può ipotizzare lo sviluppo di un vaccino che blocchi la reazione autoimmune dell’organismo e di conseguenza la malattia. Nel corso dello studio gli scienziati sardi hanno identificato una proteina del Map molto vicina a una proteina umana che viene riconosciuta nei pazienti affetti da sclerosi multipla in Sardegna e potrebbe essere l’innesco della malattia neurodegenerativa. A Sassari il gruppo è coordinato da Leonardo Sechi che da diversi anni si occupa del ruolo del Map in diverse malattie infiammatorie croniche e autoimmuni: morbo di Crohn e diabete mellito di tipo 1.
Sechi, allievo di Giovanni Fadda (attualmente docente dell’Università Cattolica di Roma), insieme a Stefania Zanetti, da tempo si occupa delle infezioni causate dai micobatteri, in particolare la tubercolosi e la paratubercolosi. Prima firma della ricerca è Davide Cossu, che ha usufruito di una borsa Master & Back della Regione Sardegna ed ora è titolare di una borsa della Fondazione Italia Sclerosi Multipla. A Cagliari, invece, il gruppo è coordinato da Maria Giovanna Marrosu che, insieme alla ricercatrice Eleonora Cocco, ha contribuito in maniera determinante, con un lavoro avviato circa tre anni fa. L’attività di ricerca è stata recentemente finanziata dalla Regione Sardegna.
La sclerosi multipla è dovuta ad una reazione infiammatoria e autoimmune che colpisce il sistema nervoso centrale. È una malattia causata dalla presenza e interazione di molteplici fattori sia genetici che ambientali. Questo studio si è interessato dell’aspetto ambientale e in particolare degli antigeni del Map che potrebbero innescare la malattia in persone geneticamente predisposte.
Il fatto che il Map sia precedentemente risultato associato al diabete di tipo 1 in diversi studi coordinati da Sechi concorda con i risultati degli studi diretti dalla Marrosu e dalla Cocco che già nel 2002 pubblicavano sulla rivista “Lancet” un aumento di diabete autoimmune in persone con sclerosi multipla, indicando determinanti comuni (genetici e ambientali) alle due malattie.