Sondaggi Referendum 2016: gli over 55 sono disposti al Sì
Ormai non possono più essere realizzati sondaggi, fino alla fine del silenzio elettorale
imposto che scadrà il giorno del referendum costituzionale, ovvero il prossimo 4 dicembre.
del 24/11/16 - di Marcello Dotti
Ormai non possono più essere realizzati sondaggi, fino alla fine del silenzio elettorale imposto che scadrà il giorno del referendum costituzionale, ovvero il prossimo 4 dicembre. Ad oggi le ultime rilevazioni effettuate con i sondaggi hanno mostrato una importante incidenza dei favorevoli al No, rispetto al Sì.
Vediamo come sono suddivise le percentuali secondo le principali fonti di ricerca.
Giovani e adulti, in tutte le rilevazioni effettuate dai sondaggisti, sono orientati al rifiuto delle modifiche alla legge costituzionale proposta dal Governo Renzi. La fascia d’età 18 – 34 anni si è dimostrata contraria per il 58% degli intervistati, contro il 42% dei favorevoli. Per quanto riguarda la fascia d’età 35 – 54 anni il No è meno marcato, ma raggiunge comunque la maggioranza al 53% contro il 47% dei sostenitori del Sì.
Ad essere favorevoli invece alle novità proposte dalla riforma costituzionale si rivelano gli over 55. Per i cittadini sopra i 55 anni il Sì al prossimo referendum raggiungerebbe il 51%, non superando di molto comunque quelli sfavorevoli nella stessa fascia d’età che risulta al 49%.
I dati rilevati di recente da Tecnè hanno mostrato un risultato allarmante sul livello di conoscenza dell’argomento in discussione con la riforma costituzionale da parte degli italiani. Sono solamente il 20,8% gli italiani che conoscono a fondo i contenuti della proposta, mentre il 31,5 % dei cittadini non ha conoscenze in merito sufficienti. Ad essere in maggioranza sono i cittadini con conoscenze superficiali che sono il 47,7%. C’è ancora un po’ di tempo per migliorare le conoscenze e rendere più chiare le informazioni ai cittadini, ma forse non sarà sufficiente per colmare molte lacune.
Con dati così altalenanti da inizio anno ad oggi è difficile fare una previsione concreta e assoluta. Nel mese di giugno i sostenitori del Sì per il presente referendum erano molti di più, con il passare delle settimane il trend statistico si è orientato invece a favore del No.
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi non si dichiara preoccupato dalle ultime rilevazioni statistiche, sostenendo che negli ultimi anni i dati delle statistiche si sono rivelati errati nella maggior parte dei casi. Inoltre la percentuale di cittadini italiani che ancora non si sono formati un’opinione certa è piuttosto elevata.
Saranno gli incerti dunque a dirigere l’ago della bilancia a favore del Sì o del No in modo piuttosto definitivo, ma questo lo si potrà verificare solamente al momento degli scrutini del voto, il 4 Dicembre.