Studiare all’estero? L’ultima tendenza è l’Australia con il “down under”
I dati di YouAbroad registrano +81% di adesioni per il programma breve.
del 14/09/23 - di Francesca Mariotti
La prima campanella di scuola è appena suonata ma per alcuni studenti italiani la “pausa” estiva è stata, in realtà, un intenso trimestre di studio dall’altra parte del mondo.
Se infatti è ormai assodato che sempre più ragazzi decidono di studiare in una scuola superiore estera per un anno o parte di esso, secondo YouAbroad, leader di settore in Italia con oltre 10 anni di specializzazione nell’High School Program, la tendenza sta cambiando.
All’estero sì, ma in Australia e in Nuova Zelanda, dove il programma breve chiamato Down Under ben si sposa con la programmazione scolastica italiana, consentendo di frequentare tre mesi di scuola durante quella che per noi è l’estate, con il vantaggio di perdere pochissimi giorni di frequenza in Italia. É il compromesso perfetto per chi desidera investire in un’esperienza di studio internazionale senza rinunciare alla scuola in Italia, con un impegno e un impatto emotivo minori rispetto ad un soggiorno più lungo, che incoraggia studenti e genitori.
Alle mete oceaniche si aggiungono Brasile, in lingua portoghese, e Sudafrica, in inglese, sempre con rientro in tempo per la scuola italiana appena iniziata e, per chi lo desidera, la possibilità di estendere l’esperienza al semestre, fino a novembre.
YouAbroad ha registrato +80% di partenze verso destinazioni “Down Under” rispetto allo scorso anno. Le regioni italiane con i tassi di crescita più alti sono: Emilia-Romagna (240%), Lazio (160%), Toscana (100%), Lombardia (39%) e Piemonte (67%).
Oltre alle tempistiche favorevoli, altre caratteristiche di Australia e Nuova Zelanda hanno contribuito al successo del programma breve: qualità della vita e sicurezza, supporto locale sempre presente, scuole moderne in cui frequentare materie pratiche, la possibilità di conciliare formazione accademica ed esperienze sportive nella natura, l'obbligo dell’uniforme che, secondo molti, abbatte le disuguaglianze che si potrebbero creare.
Marianna Sidoti, studentessa di Segrate (MI) di ritorno dall’Australia il prossimo 16 settembre racconta: “Fare un’esperienza all’estero non è una cosa da tutti. Grazie all’Australia e alle persone che ho conosciuto ho imparato che nella vita bisogna buttarsi, che non devi aspettarti niente da nessuno ma che sei tu a guidare la tua vita e per farlo servono coraggio e intraprendenza. Ho anche capito quanto sia importante viaggiare e conoscere nuove culture e persone completamente diverse da noi. É stata un’esperienza indimenticabile che porterò per sempre nel cuore”.
Angelica Bravin, studentessa di Milano aggiunge: “Non solo devi imparare a convivere con persone che non hai mai visto (e che diventeranno parte indelebile della tua vita) ma il soggiorno in Australia è l’occasione per fare esperienze che non capiteranno mai più. Il rientro si sta avvicinando e non ho preoccupazioni particolari, solo la certezza di tornare arricchita e più matura di quando sono partita.