Via libera ai test del sangue in farmacia, ma solo quelli senza siringa
Test del sangue in farmacia: una opzione che sarà presto possibile. È stato infatti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 10 marzo, ed entrerà in vigore entro i 15 giorni previsti, il decreto ministeriale (16 dicembre 2010) “sulle prestazioni analitiche di prima istanza rientranti nell’ambito dell’autocontrollo”.
del 16/03/11 - di Mario Bianconi
Test del sangue in farmacia: una opzione che sarà presto possibile. È stato infatti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 10 marzo, ed entrerà in vigore entro i 15 giorni previsti, il decreto ministeriale (16 dicembre 2010) “sulle prestazioni analitiche di prima istanza rientranti nell’ambito dell’autocontrollo”.autoanalisi
Si potranno effettuare, però, soltanto quelle analisi che prevedono l’uso di quegli strumenti di autodiagnosi che normalmente “sono gestibili direttamente dai pazienti in funzione di autocontrollo a domicilio”, ma che “in caso di condizioni di fragilità o di non completa autosufficienza, possono essere utilizzati mediante il supporto di un operatore sanitario, presso le farmacie territoriali pubbliche e private”. Vietato “l’utilizzo di apparecchiature che prevedano attività di prelievo di sangue o di plasma mediante siringhe o dispositivi equivalenti, restando in ogni caso esclusa l’attività di prescrizione e diagnosi”.
Il decreto indica anche le analisi che potranno essere richieste. E cioè: test per glicemia, colesterolo e trigliceridi; test per misurazione in tempo reale di emoglobina, emoglobina glicata, creatinina, tranminasi, ematocrito; test per la misurazione di componenti delle urine quali acido ascorbico, chetoni, urobilinogeno e bilirubina, leucociti, nitriti, pH, sangue, proteine ed esterasi leucocitaria; test ovulazione, test gravidanza e test menopausa per la misura dei livelli dell’ormone Fsa nelle urine; test colon-retto per la rilevazione di sangue occulto nelle feci.
Un elenco che, precisa il testo, sarà “periodicamente aggiornato con decreto del ministro della Salute, previa intesa con la Conferenza per i rapporti permanenti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano”.