BranchOut vs LinkedIn
di Valentina Vespere di Sinapsia Studio
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InternetUltimamente si è fatto un gran parlare di BranchOut, la nuova applicazione che molti hanno battezzato come il LinkedIn di Facebook. Dato il successo della start-up il confronto con LinkedIn, suo diretto competitor, era inevitabile. Entrambe le piattaforme consentono di creare un career network, ma sono in grado in egual misura di far emergere la reputazione professionale degli utenti?
Cos’è BranchOut? In breve si tratta di una nuova applicazione di Facebook che consente agli utenti di espandere il proprio career network attraverso i contatti di Fb, fino al secondo grado di separazione. Vi si accede come con ogni altra applicazione del social network e si può costruire il proprio profilo importando direttamente il curriculum da LinkedIn. Creare il proprio network professionale è ancora più semplice: basta invitare i propri amici a raggiungerci su BranchOut. L’applicazione mette a disposizione dell’utente una barra di ricerca tramite la quale è possibile cercare le aziende e ottenere come risultati tutti gli amici o amici di amici che lavorano lì, ai quali è possibile chiedere raccomandazioni.
Dato il successo della startup - si parla già di finanziamenti di 6 milioni di dollari - è stato inevitabile il confronto con LinkedIn: BranchOut farà impensierire LinkedIn? Quali vantaggi presenta BranchOut rispetto a LinkedIn?
I punti a suo favore (BranchOut) sono indubbiamente il fatto di avere a disposizione una piattaforma social che vanta 600 milioni di utenti, che può coinvolgere anche generazioni più giovani rispetto a quelle di Linkedin, che dà la possibilità di trovare lavoro tramite un sistema di recommendations simile a LinkedIn ma che si basa sugli amici reali.
I punti a favore di LinkedIn sono innanzitutto il suo primato nell’ambito del social business network, la possibilità di allargare il proprio network fino al terzo grado di separazione, l’essere diventato una tappa obbligatoria per i professionisti e per chi cerca lavoro, la sua capacità di garantire visibilità sui principali motori di ricerca ai profili degli utenti.
Last but not least c’è un fattore da non sottovalutare, il grado di credibilità che entrambe le piattaforme possono dare alla reputazione professionale degli utenti. E qui entra in gioco l’atteggiamento dei recruiter nei confronti dei profili e raccomandazioni di entrambe le piattaforme: da un lato abbiamo la spontaneità che caratterizza il profilo su Facebook dall’altra la professionalità di quello di LinkedIn; da un lato la possibilità di essere raccomandati da persone che realmente ci conoscono, dall’altra quella di ottenere recommendations da persone che ci conoscono dal punto di vista professionale. Questi fattori possono incidere sulla credibilità della propria reputazione professionale, giungendo a condizionare il giudizio dei recruiter nei confronti dei possibili candidati.
BranchOut vs LinkedIn: quale piattaforma ti dà maggiore credibilità professionale? Visitali entrambi, di seguito trovi le schede dove se vorrai potrai lasciare anche il tuo commento o descrivere la tua esperienza.