Da dove nasce la maglia bianconera della Juventus
di Retrofootball.it
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Tempo liberoOriginariamente era di colore rosa, poi un qualcosa, un qualcuno ed una combinazione hanno portato alla storica maglia bianconera. Scopriamo queste curiosità assieme.
Durante i suoi primi anni di vita, la maglia della Juventus era di colore rosa, proprio come quelle attuali del Palermo.
Come tutti i modelli delle squadre di calcio dell’inizio del secolo scorso, più che delle maglie erano delle camicie, con bottoncini sul colletto e a volte addirittura cravattino. Sembra comico, ma i colori bianconeri sono nati da un equivoco, da un errore.
Infatti dopo pochi anni il Club volle rinnovare lo stock a disposizione, ormai molto scolorito dopo i ripetuti lavaggi. John Savage, uno dei fondatori del Club, propose delle maglie simili a quelle della squadra della sua città d’origine, il Notthingham Forest.
Si diede quindi l’incarico a una fabbrica di Notthingham. Gli operai, vedendo la maglia rosa originale così scolorita, credettero che dovevano realizzare la replica della maglia della seconda squadra della città, il Notts County. Il Notts County vestiva appunto a strisce verticali bianconere.
I dirigenti della Juventus accettarono il lavoro, inorgogliti dal fatto che comunque lo stock era stato prodotto in Inghilterra in autentico stile british.
Da qui nasce la leggenda delle grandi maglie bianconere.
Poi la maglia della Juventus ebbe alcune variazioni, soprattutto relativamente alla larghezza delle strisce (memorabile quella del 1997/98, con le strisce larghissime), il colletto, gli sponsor commerciali (quello più ricordato è Ariston della Juventus di Platini) e gli sponsor tecnici: iniziò la torinese Kappa, seguita da un breve passo di Lotto e poi dall’avvento di Nike.
Da questa stagione (2015), la Juventus è passata sotto il marchio Adidas.