Scacchi online multiplayer, gratis!
di Emiliano Cecchi
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LA STORIA DEGLI SCACCHI
Come tutti sappiamo, parlando di scacchi siamo di fronte ad un gioco antichissimo. Alcune fonti farebbero derivare gli scacchi da un gioco che avrebbe avuto origine in India presso l'impero Gupta attorno al VI secolo. Per chi desidera approfondire consigliamo di fare riferimento a Wikipedia dove è presente una ampia voce molto ben sviluppata. Interessante anche un articolo datato 2014 de IlFattoQuotidiano.it.
I PRIMI SOFTWARE SCACCHISTICI
Per quello che più interessa a noi adesso, ci piace citare gli sviluppi della storia dei software scacchistici, tralasciando i primi automi che niente hanno a che vedere con l'informatica.
Un pioniere dello sviluppo dell'informatica applicata agli scacchi è stato un ingegnere e, non a caso, uno dei più forti scacchisti del XX secolo: il sovietico Michail Botvinnik. Botvinnik ha studiato un algoritmo che riuscisse a compiere scelte intelligenti nella selezione delle mosse, ottenendo risultati positivi in situazioni piuttosto complesse ma non sufficienti a realizzare un valido software scacchistico.
Il primo computer in grado di sconfiggere un giocatore umano in condizioni regolamentari è stato Deep Thought. La macchina, progettata dall'informatico cinese della IBM Feng-hsiung Hsu, ha battuto lo scacchista David Levy nel 1989, vincendo una sfida lanciata da quest'ultimo per stimolare lo sviluppo dei computer scacchistici, che consisteva nel trovare un computer capace di batterlo in un match di quattro o sei partite. Deep Thought è stato quindi il primo motore scacchistico a competere ufficialmente al livello di un GM umano. Lo stesso anno Deep Thought ha affrontato Garry Kasparov, dal quale è stato sconfitto con un secco 2-0
Ma Kasparov è ricordato soprattutto per un altro incontro ufficiale, contro il computer IBM Deep Blue, disputato nel 1996, quando il giocatore russo era campione del mondo in carica e primo nella classifica Elo della FIDE. Fece scalpore la vittoria di Deep Blue nella prima partita, ma Kasparov si aggiudicò la sfida con 3 vittorie e 2 patte. La rivincita, un match di sei partite disputato l'anno successivo, venne deciso nella determinante ultima partita, vinta dal calcolatore che si aggiudica dunque l'incontro per 3,5-2,5.
Il computer fu successivamente ritirato dall'IBM, rifiutando la richiesta di rivincita di Kasparov.
GLI SCACCHI ONLINE MULTIPLAYER
Oggi gli scacchi sono disponibili online gratis in diverse sale giochi. Si va dai siti specializzati rivolti a chi si sente un "professionista", alle sale giochi accessibili a giocatori di ogni livello. Nella nostra sala giochi chiaramente non potevano mancare gli scacchi. Potete trovarne in due aree diverse:
- Nella sala dedicata ai 3D MULTIPLAYER GRATUITI
http://www.freeonline.org/giochi/salagiochi_2.htm
- Oppure nella MULTIPLAYER COMMUNITY
dove puoi invitare a giocare anche un amico tramite Facebook o giocare con chi è online in quel momento.
vai: http://www.freeonline.org/giochi/multiplayer/
in entrambe le sale trovi centinaia, se non migliaia di utenti collegati. Utenti che puoi sfidare in qualsiasi momento.
GIOCA TRAMITE MESSENGER
Non tutti conoscono questa opportunità.
Su Facebook Messenger è possibile giocare a scacchi gratis contro qualsiasi amico attivando la scacchiera con un semplice comando (cioè basta inviare ad un amico con cui vuoi giocare la seguente "frase"):
@fbchess play
Se lui accetta potrai iniziare la partita.
Tutto figo fin qui, però la scacchiera non è interattiva, si gioca inviando dei comandi ulteriori per ogni mossa. Facciamo qualche esempio...
Il bianco vuol muovere il pedone come in figura, allora invia il comando...
@fbchess Pd4
ovvero "@fbchess" che va sempre utilizzato per inviare comandi, affiancato dal codice Pd4 che sta per Pedone in d4.
Quindi, oltre al comando generale che vi abbiamo fornito sopra e le coordinate della scacchiera che vedete dalla medesima, dovete conoscere quelli dei vari pezzi che andiamo ad elencare di seguito:
- K per il RE;
- Q per la REGINA;
- B per l’ALFIERE;
- N per il CAVALLO;
- R per la TORRE;
- P per il PEDONE.
Sappiamo che questo metodo non è proprio il massimo della comodità per giocare. Lo troviamo poco adatto per chi desidera fare una "partitina" veloce, magari più adatto a chi vuole studiare per bene le proprie mosse e giocare partite più ragionate e quindi a ritmi diversi.